Gli under 35 ritrovano la fiducia
I giovani bergamaschi tra i più ottimisti

I giovani lombardi danno complessivamente un giudizio di 7,2 alla qualità della propria vita, mentre il voto delle famiglie scende a 6,7. La casa resta una certezza per i lombardi (8,3), anche tra i giovani che sono meno soddisfatti del posto in cui vivono (7,4) e del proprio lavoro (7,4). Rispetto all’indice di felicità, sono le famiglie di Monza e Brianza e Bergamo le più ottimiste.

Ritorna la fiducia tra i giovani. Con la ripresa economica in vista e l’occupazione giovanile che torna a muoversi, non potevano che essere gli under 35 a manifestare maggiore ottimismo sulla qualità della vita percepita: i lombardi con età compresa tra i 18 e i 35 anni esprimono un giudizio medio di 7,2 molto più alto di quello espresso dalle famiglie che in media esprimono un giudizio di 6,7 sulla qualità della vita, decisamente inferiore rispetto al giudizio riferito a come si percepivano cinque anni fa (7,3). Sono alcuni dei dati che emergono dalla indagine «Famiglie e consumi. Monza e Brianza e Lombardia- Focus Qualità della vita», realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere e da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento delle Finanze.

Anche sulle aspettative per il futuro sono sempre i giovani i meno «scoraggiati»: guardando ai voti per i prossimi 5 anni, gli under 35 danno 7,1 a come si vedranno nel 2020, contro il 6,5 e 6,6 di adulti e maturi, e l’insufficienza data dagli over 65 (5,8). Tra gli elementi del vivere quotidiano, il popolo youngie assegna all’ingrediente “casa” il voto di soddisfazione più alto (8,3), sono invece meno soddisfatti del contesto in cui vivono (7,4) e del lavoro (7,4).

Intanto anche il popolo delle nuove partite IVA under 35 cresce di più rispetto alla media: +22,3% in 3 anni in Lombardia, contro un aumento generale di nuove aperture del +16,3%. La situazione economica non appaga ancora completamente le famiglie: il 37% dei lombardi si dichiara, infatti, insoddisfatto della propria condizione (quota che tra gli under 35 quota scende al 31%). A far salire il grado di soddisfazione ci pensano salute (l’80% si dichiara soddisfatto), famiglia e amicizia (rispettivamente 95% e 91%) e tempo libero (78%).

Rispetto all’indice di felicità complessiva, sono le famiglie di Monza e Brianza e Bergamo le più ottimiste: attribuiscono un 6,9 alla qualità della loro vita. Mentre a Varese ci sono i più insoddisfatti della propria condizione economica. I bergamaschi sono i più soddisfatti della Lombardia rispetto alla loro qualità della vita, ma anche della loro casa e della loro città, ipotizzando un futuro positivo, in una prospettiva che guarda ai prossimi cinque anni.

«In questo momento occorre guardare il “bicchiere mezzo pieno” – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – e offrire supporto e stimolo ai giovani che hanno ripreso a guardare con coraggio e fiducia al futuro. Sono convinto che la ripresa del nostro Paese passi necessariamente dalle nuove generazioni, dai percorsi che loro potranno tracciare e quindi dalle opportunità che oggi possiamo mettere in campo, dagli incentivi alle aziende che assumono a percorsi formativi aggiornati, qualificati e rispondenti alle necessità reali delle nostre imprese».

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