A Bergamo anteprima gustosa
Presentata la Guida Veronelli

Ideata da Gino Veronelli nel 1986, la «Guida Oro I Vini di Veronelli 2015» giunge alla ventisettesima edizione (nessun’altra guida dei vini è così longeva), confermandosi un cult per professionisti e appassionati. Un vademecum irrinunciabile per chi desidera approfondire le eccellenze enoiche italiane.

Curata ed edita dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, la Guida è stata presentata in anteprima nella sede dell’associazione, in viale delle Mura 1 a Bergamo, con l’intervento del sindaco Giorgio Gori (che ha confermato la volontà di continuare la collaborazione sul tema turismo del vino, anche in vista dell’Expo), del direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli, Andrea Bonini, e di uno dei curatori della Guida, Gigi Brozzoni (assente per indisposizione l’altro curatore Daniel Thomases).

Il volume - che arriverà nelle librerie il 22 ottobre – comprende centinaia di cantine e migliaia di etichette di vini. Sono solo otto le aziende bergamasche ritenute meritevoli di segnalazione: Angelo Pecis di San Paolo d’Argon, Bonaldi-Cascina del Bosco di Sorisole, Caminella di Cenate Sotto, Casa Virginia di Villa d’Almè, Il Cipresso e La Brugherata di Scanzorosciate, Sant’Egidio di Sotto il Monte e Valba di Cenate Sopra.

Sono stati resi noti in anteprima i «Top Five 2015», secondo i curatori i migliori vini d’Italia per ciascuna tipologia: per i rossi il Paléo 2011 Le Macchiole di Castagneto Carducci; per i vini bianchi il Terlano Sauvignon Quarz 2012 di Cantina Terlano; per i rosati l’Etna 2013 Graci, Castiglione di Sicilia; per gli spumanti il Franciacorta Extra Brut Rosé Riserva Cuvée Annamaria Clementi 2006 Cà del Bosco; per i vini dolci il Vin San Giusto 2006 prodotto a Gaiole in Chianti.

I Top Five sono stati proposti a conclusione dell’evento in una degustazione in abbinamento a giacimenti gastronomici di altissima qualità offerti da Adamas Caviale, Associazione Tartufai Bergamaschi, Caseificio Quattro Portoni, dalla Pasticceria La Marianna e dallo chef Stefano Fagioli della Trattoria Via Vai.

«Il vino è gusto, profumo, sensazione e ricordo. Ognuno dei Top Five 2015 racconta una storia – ha commentato Gigi Brozzoni - : il Paleo Rosso Toscana 2011 è il più straordinario Cabernet Franc prodotto in Italia e, dato che il Cabernet Franc viene meglio in Italia che in Francia, possiamo dire che è questo il miglior Cabernet Franc al mondo; l’Alto Adige Terlano Sauvignon Quarz 2012 risente moltissimo delle escursioni termiche alpine che donano al vino un aroma ed un’eleganza uniche nel loro genere; l’Etna Rosato 2013 ha in sé tutta la forza del vulcano, la sapidità della terra siciliana e la freschezza di un vino dal colore tenue come è, appunto, il rosato; il Franciacorta Annamaria Clementi Rosé 2006, invece, è una delle più alte espressioni di vini spumanti, realizzato solo da Pinot Noir, capace di regalare consistenza e fragranza al palato e, infine, il Vin San Giusto 2006 è l’esempio massimo della grande tradizione toscana dei vinsanti, con uve che appassiscono lungamente, producendo un vino denso, dalle forti note fruttate».

La Guida Veronelli si conferma, dunque, uno strumento fondamentale per l’Associazione che da anni si adopera, con serietà, per far conoscere la qualità dei processi e dei prodotti dell’agroalimentare italiano. Un impegno fatto di costanza e passione, valori nei quali il Seminario Veronelli crede profondamente, rinnovando, con la propria attività, il percorso di Luigi Veronelli, fondatore e presidente onorario del Seminario per quasi vent’anni, nonché primo giornalista in Italia a promuovere le eccellenze gastronomiche quali elementi essenziali del patrimonio culturale collettivo.

«L’amministrazione comunale sostiene pienamente i valori che sottostanno l’attività del Seminario Veronelli» ha dichiarato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo. «E’ molto importante che il Seminario pratichi e promuova i valori che Veronelli, al tempo quasi rivoluzionario, ha portato nel mondo. Oggi l’Italia ha preso consapevolezza che la qualità del vino può essere un tratto distintivo del nostro Paese e una leva di sviluppo economico. Sono molto felice che il Seminario risieda a Bergamo perché intorno al vino vorrei che nei prossimi mesi facessimo un buon lavoro. Sul tema del vino e della nutrizione Bergamo vanta un know how eccellente da spendere a pieno titolo in Expo. Lavorerò per andare oltre la promozione del vino bergamasco, per fare in modo che i turisti vengano a Bergamo per incontrare il vino italiano».

Dal canto suo Andrea Bonini afferma:«Mandare in stampa la Guida Oro I Vini di Veronelli 2015 ha significato, per noi, dare compimento a un grande lavoro che ha coinvolto migliaia di uomini e di donne del settore vitivinicolo: non solo la nostra redazione e i curatori Gigi Brozzoni e Daniel Thomases, ma anche i tanti vignaioli italiani che hanno fatto della terra il loro orgoglio e il nostro piacere. L’uscita della Guida Veronelli è, dunque, un momento di soddisfazione condivisa con tutte le aziende recensite, benché i riconoscimenti vengano assegnati, per definizione, solo ai migliori vini d’Italia. La nostra pubblicazione è un alleato prezioso sia per chi produce - che vede i suoi vini valutati in modo competente e imparziale - sia per gli operatori e gli appassionati desiderosi d’informazioni dettagliate, puntuali e affidabili. L’identità del Seminario Veronelli è fondata, infatti, su questi valori che continuiamo a coltivare perché i cibi e i vini italiani siano espressione d’un modo di vivere fatto di umanità, accoglienza e condivisione».

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