I buchi nel gruviera

Del gruviera rischiano di rimanere solo i buchi. È l’amara constatazione nel verificare che il padiglione svizzero dell’Expo sta per diventare un supermercato Gum nella Mosca di fine anni Ottanta: grande ma vuoto.

Eppure l’esperimento escogitato dagli esperti di marketing di Berna era di notevole impatto sociale. Titolo: «Ce n’è per tutti?». Sugli scaffali campeggiavano viveri con particolari istruzioni per l’uso: «È tutto gratis. Potete prendere quello che volete, ma sappiate che le scatole, una volta svuotate, non potranno essere riempite di nuovo». Un gioco assolutamente pertinente con il tema di un’esposizione dal titolo «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Un’attenzione alla sobrietà, alla condivisione, alla capacità di lasciare qualcosa per chi verrà dopo.

Ebbene, dopo 20 giorni le mele e l’acqua sono terminate e la voracità dei primi visitatori sta mettendo a dura prova scorte che dovrebbero resistere fino a ottobre. Nei giorni scorsi - funzionando perfettamente il passaparola e il moltiplicatore dei social - il padiglione ha subìto un vero e proprio assalto delle cavallette. È il fascino del gratuito, almeno quando non si traduce nel dare una mano al prossimo. In questo caso il consumo delle risorse alimentari che dovrebbero bastare per moltitudini stanno per essere esaurite da poche persone. Anche dentro l’Expo della solidarietà sembra avere la meglio un certo egoismo. Date per perse mele e acqua, rimangono delle gran scorte di sale e caffè. È probabile che resistano per la difficoltà oggettiva di abbinarli. Ma dovesse allentarsi la vigilanza, sarebbe difficile arginare i pacchi in uscita. Purtroppo non ce n’è mai per tutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA