I limiti della fisica

Il problema numero 53 è senza soluzione. Stiamo parlando di un libro di Fisica adottato da alcuni licei, che in corrispondenza di quel numero lancia un quesito da lasciare esterrefatti: «Un sasso è lanciato da un cavalcavia alto 12 metri dall’alto in basso a una velocità di 1,8 metri al secondo mentre sta sopraggiungendo un’auto.Se l’auto si trova a 82 metri dal cavalcavia e viaggia a velocità costante di 125 km/h, quando il sasso è lanciato l’auto viene colpita?».

Alcuni studenti arrivano in fondo, altri si fermano prima e mostrano perplessità al professore. «Era il caso?». Già, non si poteva utilizzare la solita vasca da bagno con l’acqua in deflusso, bisognava proprio banalizzare un dramma che ha lasciato sul terreno vittime innocenti e ha mandato in carcere ragazzi allo sbando?

Condividiamo la perplessità, meglio fermarsi prima dei cavalcavia della vita, magari a riflettere. Certamente prima che la fisica o la matematica travolgano qualcosa che non si può tradurre in numeri e si chiama sensibilità. Il problema sta suscitando un vespaio, l’editore del volume (Pearson-Linx) ha capito immediatamente la portata della gaffe e ha promesso di ritirare tutte le copie in circolazione e di mandarle al macero. Poi, evidentemente in serio imbarazzo, non ce l’ha fatta a non dare la colpa a un esterno: «I problemi vengono scritti da collaboratori». I parenti delle vittime di un fenomeno che ancora insanguina le nostre strade e autostrade minacciano azioni legali. Oggi verrà presentata un’interrogazione al ministro Giannini. Ormai la frittata è fatta e le scuse dell’editore sembrano sincere. Resta il problema, che l’associazione delle vittime ha risolto con tre numeri: 2015, 71 episodi e 10 feriti. Avrà poco a che vedere con la Fisica, ma è da otto.

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