Colantuono: «Il regalo di Natale
è il girone d'andata dell'Atalanta»

«Il più bel regalo di Natale? Quello che mi stanno facendo i miei giocatori, disputando un ottimo girone d'andata». A Stefano Colantuono va bene così. E per il futuro dice: «L'Atalanta può fare quello che sta facendo l'Udinese».

«Il più bel regalo di Natale? Quello che mi stanno facendo i miei giocatori, disputando un ottimo girone d'andata». A Stefano Colantuono va bene così. Nonostante i sei punti di penalizzazione la sua Atalanta viaggia a vele spiegate, a +8 sulla zona retrocessione e senza alcuna voglia di fermarsi nonostante qualcuno pensasse che, esaurita la spinta iniziale per recuperare terreno, potesse patire un brusco calo.

«Non avevamo cambiato la preparazione in modo radicale in virtù dell'handicap, l'obiettivo era arrivare alla sosta natalizia con una buona classifica e ci siamo riusciti - commenta il tecnico dei nerazzurri ai microfoni di Sky Sport -. I miei giocatori sono stati formidabili, ora questi giorni ci serviranno per ricaricare le batterie e recuperare qualche giocatore infortunato, ci apprestiamo a vivere un'altra bella cavalcata, ce ne sarà bisogno».

Le premesse, in fondo, ci sono. «Uno dei segreti dell'Atalanta sono i ragazzi che hanno giocato meno, che sono sempre stati molto positivi, non hanno mai remato contro e quando sono stati chiamati in causa hanno disputato ottime partite - ricorda Colantuono -. Stiamo superando brillantemente le difficoltà perché abbiamo anche dietro della persone che poche altre squadre in Italia hanno e che ci spingono. Nei momenti di difficoltà Bergamo riesce a compattarsi come nessun'altra, abbiamo questa enorme risorsa che sono i nostri tifosi e dobbiamo sfruttarla».

Ma a parte il gruppo e il pubblico, l'Atalanta ha un certo German Denis. «È un giocatore che abbiamo fortemente voluto perché pensavamo potesse darci un grande contributo - sottolinea il tecnico nerazzurro -. Lui ha avuto la fortuna/sfortuna di giocare in club importanti dove c'era grande concorrenza, da noi può invece giocare con più continuità e fare quello che faceva già in Argentina e cioè segnare».

Colantuono non partenze eccellenti («Schelotto? La proprietà è stata chiara, a gennaio giocatori di un certo tipo non si muoveranno») e al 2012 chiede «la salvezza, che è la cosa più importante. Abbiamo faticato tanto per conquistare la serie A e non vogliamo perderla».

Anche perché rimanere nel massimo campionato potrebbe essere la spinta giusta per sognare più in grande. «Questa dirigenza e questa piazza hanno le potenzialità per fare dei campionati di un certo tipo - dice ancora Colantuono -. L'Atalanta può fare quello che sta facendo l'Udinese».

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