Doni, ombre su un’altra partita
Altri guai in vista per l’Atalanta

Altri guai in vista per l’Atalanta. Dall’esame dei telefoni e dei computer di Santoni emerge una conversazione scritta mirata a combinare il risultato di Crotone-Atalanta, che poi finì 2-2

Conversazione scritta per colpa dell’audio che non va. Che impedisce a Cristiano Doni e Nicola Santoni di sentirsi in totale sicurezza, attraverso le telefonate audio via Skype. Invece quel giorno, il 21 aprile 2011, vigilia di Crotone-Atalanta (serie B 2010/11, l’anno maledetto delle partite Atalanta-Piacenza del 19 marzo e di Padova-Atalanta del 27 marzo, già costate 8 punti di penalizzazione), l’audio del computer tradisce il capitano nerazzurro Cristiano Doni, che alle 19,14 scrive a Santoni nella chat di Skype: «Mi senti? Non mio va audio computer, non posso ricevere telefonate».

Il problema è che mentre le telefonate via Skype non sono intercettabili, non altrettanto si può dire per le chat, che restano memorizzate, come dimostra il contenuto che emerge dalle carte della Procura di Cremona, che nei mesi scorsi ha disposto l’incidente probatorio su una lunga serie di apparecchiature. Da quella di Doni non è emerso nulla, ma da pc e telefono di Nicola Santoni sono stati «generosi». Santoni era l’amico cui Doni consigliava caldamente di cambiare il «passwordino».

Tutto inutile, perché il 21 aprile 2011 i due sono costretti a scriversi a causa del forfait audio del computer di Doni, e dunque resta traccia di tutto.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 16 ottobre, con la trascrizione della telefonata

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