Appello del sindaco a tifosi e prefettura
«Prova di maturità per un patto di fiducia»

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori parla dopo le misure restrittive riguardo l’ingresso alla stadio in occasione della gara di domani contro il Chievo: «Ultrà, mai più il tifo atalantino dovrà essere associato all’idea di violenza. E al prefetto chiedo di dare fiducia ai supporter nerazzurri».

«Desidero, nella mia veste istituzionale, rivolgere un doppio appello – dice il sindaco –. Il primo è ai tifosi dell’Atalanta, agli ultrà in particolare. Bergamo vi chiede una prova di maturità. In passato, per responsabilità di una minoranza, si sono verificati episodi che hanno gravemente turbato l’ordine pubblico, mortificato lo spirito sportivo, danneggiato l’immagine della squadra e della città, sollecitando provvedimenti di cui molti tifosi incolpevoli hanno fatto le spese. Tutto ciò dev’essere definitivamente alle nostre spalle. Mai più il tifo atalantino dovrà essere associato all’idea di violenza. Questa prova di affidabilità e di maturità deve iniziare da oggi, dall’incontro col Chievo, e non conoscere in futuro passi indietro».

«Il mio secondo appello è rivolto al prefetto, Francesca Ferrandino. A lei chiedo di dare fiducia ai tifosi nerazzurri, a tutti loro. So bene che le misure restrittive decise in occasione della partita col Chievo derivano da precise indicazioni giunte da Roma, dagli organismi competenti. Tuttavia è mia convinzione che vadano riviste, proprio alla luce di un nuovo patto di fiducia con la tifoseria dell’Atalanta. In tal senso pertanto, rispettosamente, mi rivolgo al prefetto perché si adoperi affinché le decisioni assunte siano riconsiderate e sia consentito a tutti l’accesso alla Curva Nord dello stadio».

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