Assalto ai pullman dei tifosi interisti
Gli ultrà offrono risarcimento agli agenti

Due anni e otto mesi per Mattia Carrara ed Emanuele Moretti, due anni 6 mesi e 20 giorni per Adamo Cortinovis e Lorenzo Taschini, due anni e 6 mesi per Davide Boffetti, Giacomo Dossi, Francesco Piraino e per il tedesco Frederic Gotze. Sono le richieste di condanna formulate dal pm Carmen Santoro nei confronti di otto giovani ultrà atalantini finiti sotto accusa per gli scontri dopo Atalanta-Inter del 16 gennaio 2016, quando un gruppo di teppisti prese d’assalto la carovana di bus dei tifosi milanesi in via Angelo Mai.

I tifosi furono seguiti da Digos e squadra mobile e arrestati. Contro di loro peserebbero alcune individuazioni fotografiche. Le difese – che discuteranno il 30 settembre – sostengono invece l’assenza di prove. Gli ultrà erano vestiti tutti allo stesso modo: jeans e giubbino scuro, i volti coperti. Gli imputati hanno anche presentato un’offerta risarcitoria di 4 mila euro alle parti civili (tre poliziotti, assistiti dall’avvocato Christian Berner): deciderà il giudice Bianca Maria Bianchi (a cui le vittime si rimettono) se si tratta di un’offerta congrua. Il legale degli agenti (che riportarono lesioni) ha trattenuto la somma a titolo di acconto, rinnovando l’intenzione dei suoi assistiti di devolvere le somme in beneficenza).

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