Il Donizetti chiuderà a settembre
Per i lavori è corsa contro il tempo

Sì al progetto definitivo per il restauro del teatro cittadino. Ora si attende l’ok della Regione alla nuova Fondazione che dovrà bandire la gara europea.

Da settembre niente più tappeto rosso per la «prima» della stagione lirica, niente più luce nei grandi lampadari di cristallo. Il teatro Donizetti chiuderà per il grande restauro da 18 milioni di euro, un intervento atteso da anni. Nel 2017 la stagione culturale del teatro si dovrà gioco forza trasferire. La lirica andrà in scena sul palco del Teatro sociale di Città Alta, mentre la prosa si dividerà tra il Palacreberg e il teatro sociale. Per gli uffici del Donizetti il trasloco sarà invece anticipato. Forse già a giugno, la macchina organizzativa si trasferirà nel palazzo della biblioteca Caversazzi, dove attualmente ci sono gli uffici del settore Cultura di Palazzo Frizzoni.

Dal punto di vista progettuale la Giunta ha mosso l’ultimo passo giovedì. Con una delibera che ha approvato il progetto definitivo per la ristrutturazione. L’iter si concluderà con il progetto esecutivo, che sarà però in carico alla futura Fondazione a cui il Comune affiderà la gestione. Un aspetto su cui si è molto dibattuto e sulla cui natura la Giunta ha rivisto la sua posizione (anche a seguito di una sollecitazione del Movimento 5 Stelle, con il consigliere regionale Dario Violi che aveva inviato una missiva a Raffaele Cantone, presidente dell’Anticorruzione). Inizialmente prevista come ente di diritto privato, la Fondazione è stata trasformata in ente di diritto pubblico. E questo allunga non di poco i tempi. Sia per l’affidamento del cantiere (non più diretto ma tramite gara) che per l’approvazione dei piani finanziari e la convenzione che dovranno essere votati dal Consiglio comunale.

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