Il gup: intercettazioni non utilizzabili
Vacilla l’inchiesta sulla Motorizzazione

Telefonate captate a Luino e non a Bergamo: un cavillo mina l’indagine per presunte corsie preferenziali su immatricolazioni in cambio di soldi. Il pm ha già chiesto otto assoluzioni.

Un cavillo rischia di far precipitare l’architettura accusatoria dell’inchiesta «Golden Motors» che vede indagate 23 persone, tra dipendenti della Motorizzazione di Bergamo, titolari di autoconcessionarie, autoscuole e agenzie di pratiche d’auto, accusate a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione, falsità ideologica, abuso d’ufficio, riciclaggio per un presunto giro di favori nelle immatricolazioni e nei collaudi.

Gli avvocati difensori hanno sollevato l’eccezione di inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche e ambientali, perché le conversazioni sono state captate attraverso strumentazioni posizionate negli uffici della polizia di frontiera di Luino, che per prima aveva raccolto la denuncia dell’acquirente di una moto clonata in vendita in una concessionaria bergamasca, e non nella sala intercettazioni della Procura di Bergamo come era stato disposto dal gip.

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