Meno neonati e più anziani
La famiglia «soffre» di vecchiaia

Dal 1971 al 2016 in Bergamasca si è passati dal valore di 0,80 anziani per bambino agli attuali 3,48.

Oltre 2.500 neonati in meno in cinque anni, 10 mila ultra sessantacinquenni in più. Un’età media che in due lustri si è alzata di tre anni. L’esplosione delle famiglie monogenitoriali e la crescita costante dei nuclei con un solo figlio. Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca del Dipartimento Welfare della Cisl di Bergamo. Una situazione grave che chiede interventi non più rimandabili. Le famiglie hanno bisogno di misure strutturate e di politiche fiscali mirate, sostengono alla Cisl.

«Istituzioni e forze sociali devono dar vita a un tavolo territoriale per la famiglia, nel quale si investano idee e risorse per i “nuovi bergamaschi”», dichiarano. Negli ultimi dieci anni le famiglie in città sono aumentate. Da 54.769 a 57.293. Ma quelle costituite da un solo componente sono cresciute dal 25 al 44% . Sostanzialmente stabili in percentuale le coppie. Le famiglie con un figlio sono scese dell’8%, quelle con 4 componenti del 6% mentre sono salite del 13% quelle di 5 elementi.«Ci occorre un piano Marshall per la famiglia», dice Vanni Invernici, padre di sette figli e presidente del Forum provinciale delle associazioni familiari: «Nessun governo ha mai affrontato il problema di una politica chiara per le famiglie. L’iniquità fiscale è da sempre il cuore del problema».

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