Moro, scatta la prescrizione
Prosciolto dall’accusa di corruzione

Decisa in appello a Brescia: in primo grado l’ex assessore era stato condannato ad un anno e mezzo per corruzione impropria.

La Corte d’appello di Brescia ha decretato il non luogo a procedere per Marcello Moro, già assessore della Giunta Tentorio, perché il reato di corruzione impropria è estinto per intervenuta prescrizione. La durata della prescrizione è di 7 anni e mezzo, mentre il reato per il quale era stato condannato ad un anno e mezzo risale al 2009.

Giusto un anno fa (il 6 dicembre 2016), Moro era stato condannato per corruzione per atto conforme: il sostituto procuratore Giancarlo Mancusi aveva chiesto 4 anni per corruzione, abuso d’ufficio, falso e finanziamento illecito ai partiti. L’accusa riguardava la presunta tangente da 100 mila euro che Moro – per gli inquirenti – avrebbe chiesto all’imprenditore Pierluca Locatelli, in cambio di un suo interessamento nella vicenda del contenzioso fra il Comune di Bergamo e l’impresa appaltatrice dei lavori al complesso di Sant’Agostino.Il giudice in primo gradoi aveva riqualificato la corruzione in «corruzione per atto conforme»: i soldi versati non sarebbero serviti cioè a «comperare» la transazione tra il Comune e l’impresa Baldassini Tognozzi (debitrice di Locatelli), ma solo a velocizzare una pratica che comunque sarebbe stata ottemperata.

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