Moschea, l’alternativa a via San Fermo:
«Un’area da 10 mila mq a Bergamo»

Un terreno di 10 mila metri quadrati a Bergamo su cui realizzare un nuovo centro islamico. È il piano B, l’alternativa al progetto di via San Fermo, che la comunità islamica di via Cenisio è pronta a sfoderare.

Questo nel caso riuscisse a recuperare anche parte dei 5 milioni di euro arrivati dal Qatar e finiti sui conti correnti del Centro islamico di Bergamo, l’associazione fondata dal medico giordano Imad El Joulani, indagato per appropriazione indebita a seguito della denuncia presentata dall’attuale presidente di via Cenisio Mohamed Saleh e dal tesoriere dell’Ucoii (Unione delle comunità islamiche d’Italia) Ibrahim Mohamed.

È quest’ultimo, da Roma, a confermare quella che è più di un’intenzione: «Il centro di via Cenisio sta valutando un terreno da 10 mila metri quadrati in un’altra parte della città (rispetto a via San Fermo, ndr) e sta studiando un progetto per realizzarci una nuova struttura».

Il piano è top-secret, ma è quasi certo che i rappresentanti del centro di via Cenisio abbiano già preso contatti col proprietario dell’area e che a Palafrizzoni ne siano informati.

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