Mr. Zushi: offro lavoro, nessuno lo vuole
Il ristoratore orobico: ora inondato dai cv

Ha raccolto in meno di due giorni un centinaio di proposte di lavoro e ora ha condiviso i tanti curriculum vitae arrivati con un gruppo di ristoratori bergamaschi. Questo dopo il suo commento alla vicenda «Mr .Zushi» che dichiarava: «Offro lavoro, ma nessuno lo vuole».

Hanno fatto riflettere le dichiarazioni dell’imprenditore Cristiano Gaifa. Veronese, proprietario e fondatore della catena di ristoranti giapponese fusion «Zushi», ventuno locali sparsi per tutto il Nord Italia, tra cui uno a Bergamo, ha raccontato la difficoltà di reperire giovani lavoratori. Si è allora sfogato su Facebook: «Se sento ancora parlare di disoccupazione giovanile racconto gli ultimi colloqui che abbiamo fatto» ha scritto on line.

E ha raccontato che, seppur la disoccupazione in Italia esiste davvero, sembra che i giovani non la percepiscano come un problema. A richiesta di camerieri e lavoro di servizio in sala, così come direttori e vicedirettori di ristorante, i giovani capita che mollino ancora prima di iniziare, neanche presentandosi al lavoro.

E il problema è sentito e condiviso da parecchi ristoratori di Bergamo e provincia. «Noi cerchiamo studenti e studentesse che lavorino qualche ora dal venerdì alla domenica. Fino a due anni fa non abbiamo mai avuto problemi poiché fortunati ad incontrare tre giovani studentesse di ingegneria che non ci hanno mai abbandonato: una volta laureate hanno giustamente intrapreso il loro percorso. Da lì è stato un calvario. Non abbiamo più trovato ragazzi che volessero mettersi in gioco» aveva detto Nicola Zanini dell’Enoteca Zanini Osteria di Borgo Santa Caterina, che due giorni dopo commenta quanto è successo: «Sono stato inondato dai curriculum vitae e dalle telefonate. Ho risolto il problema occupazionale al ristorante e ho condiviso la cinquantina di offerte di lavoro con il gruppo di ristoratori Trentacinqueuro.it di cui faccio parte. Chissà che si possa dare impiego ai giovani che si sono proposti».

Il ristoratore aveva spiegato la situazione: «Siamo anche disposti ad investire il nostro tempo per la formazione. Qualche anno fa questo mestiere ci ha permesso di fare esperienza di vita all’estero non gravando sul bilancio familiare. Può esserlo anche per i giovani studenti di qualsivoglia facoltà. Purtroppo la risposta è che c’è qualcuno che dopo un paio di servizi sparisce o chi non si presenta addirittura ai colloqui o chi addirittura ti chiama il giorno prima per rinunciare all’incarico con assurde motivazioni. Con la disoccupazione giovanile così alta sono comportamenti che non ci spieghiamo».

«Le problematiche sulla ricerca di personale sono comuni a moltissimi ristoratori bergamaschi e quindi abbiamo deciso di condividere i cv per aiutare chi cerca lavoro» ha detto Nicola Zanini che ha partecipato anche alla trasmissione radiofonica di Radio Uno (dal minuto 50’ il dibattito sull’argomento) http://www.radio1.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-170d3f53-c5e0-4f72-bc55-a4ba3c6c9d84.html

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