Scuole di sci, indotto da 9 milioni di euro
In provincia ci sono 600 maestri

Portano lavoro per ricettività e ristorazione. «Sport invernali da incentivare con skipass gratuiti per ragazzi». A marzo la selezione regionale a Foppolo.

Le scuole di sci e in genere il settore neve rappresentano un volano fondamentale per l’economia lombarda. A dirlo i dati della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi. L’indotto regionale nel 2018, è stato di oltre 267 milioni di euro e ha coinvolto le imprese della ricettività, del commercio e della ristorazione, attive nei comuni montani della Lombardia dove sono presenti scuole di sci.

In particolare il giro d’affari per i Comuni bergamaschi con scuole di sci (ovvero Branzi, Castione, Colere, Foppolo, Gromo, Piazzatorre, Schilpario, Selvino, Serina-Oltre il Colle, Valbondione, Valleve, Valtorta) ammonta a oltre nove milioni di euro. I Comuni che contano più aziende che beneficiano del settore neve sono Castione (120) e Selvino (78). In Lombardia la classifica dell’indotto è guidata da Sondrio, con una stima di 217 milioni di euro, seguito da Brescia con 27. Nella nostra provincia sono una ventina le scuole di sci attive, con un movimento di circa 600 maestri.

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