Ztl di Città Alta, l’esercito dei multati
«Noi furbetti? No, solo disinformati»
Semplicemente disinformati. Ecco quale è il difetto che accomuna gli automobilisti che accedono in Città Alta nel weekend negli orari proibiti, in barba all’occhio infallibile delle telecamere e nonostante il prezzo salato della multa. La notizia delle 5.600 multe notificate dal Comune di Bergamo in sette weekend a causa del mancato rispetto della zona a traffico limitato ha lasciato un grosso punto di domanda in chi vorrebbe comprendere come mai il fenomeno sia così esteso; su tutti l’assessore alla mobilità Stefano Zenoni, che non ha saputo definire i multati al momento della presentazione dei dati. «Furbetti, distratti o turisti della domenica?», si chiedeva.
Una piccola indagine sul campo permette in realtà di appurare che molti bergamaschi non hanno ancora compreso quali siano i giorni e gli orari in cui salire in Città Alta con la macchina è vietato, forse confusi dalle numerose modifiche apportate negli anni e – purtroppo – probabilmente forti del fatto che per lungo tempo le telecamere non hanno funzionato al meglio e, così, si poteva cercare di farla franca.
«Sinceramente - è la replica dell’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni - sull’informazione abbiamo fatto tutto ciò che potevamo, compreso un mese abbondante di campagna informativa. Si potrebbe pensare a una sorta di semaforo da inserire nel cartello ai varchi, ma su questo accorgimento, che si potrebbe confondere con un semaforo, i pareri sono contrastanti».
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