Esce il disco «Emergenti», voce delle band bergamasche

L’edizione 2004 del concorso «Emergenti live» giunge a definitivo compimento con l’uscita della relativa compilation. Il cd che riunisce i 16 gruppi ascoltati in gara nelle dirette andate in onda a febbraio e marzo su Bergamo Tv è infatti disponibile da oggi in alcuni negozi della città al prezzo di 7,5 euro. Lo si può trovare da Dentico Dischi (via Cesare Battisti 7), alla Casa della Musica (viale Giovanni XXIII 80), alla Bottega della Musica (Rotonda dei Mille 2), da Ghisleri Strumenti Musicali (via Rovelli 8/10) e al Centro didattico produzione musica (via Silvio Spaventa 38) che ha organizzato la manifestazione insieme all’assessorato alle politiche giovanili del Comune e a L’Eco di Bergamo.

Presentando l’apposito coupon che da oggi al 20 maggio si troverà nelle pagine de L’Eco di Bergamo si potrà ottenere uno sconto di oltre il 30% sull’acquisto del cd, pagandolo solo 5 euro. Ognuno dei gruppi che hanno preso parte alla manifestazione partecipa alla compilation con una canzone. Attraverso le 16 tracce presenti nell’album si possono dunque ripercorrere le tappe di un’iniziativa che da parecchi anni si propone di dare visibilità a quelle giovani realtà locali che hanno qualcosa da dire in campo musicale.

Ecco la tracklist del cd: «Hotel Milleluci» (Avanguardia), «Stanotte» (Contromano), «L’inizio dell’orgoglio» (Dinamo), «Canzone usa e getta» (Effetto Kallisto), «Tempo reale» (The Flex Sound), «Livin’ of illusions» (Hovel, secondi classificati), «Cotton-fioc» (The Jazzrabbits Quartet), «Still on my way» (Liberty), «Solo parole» (Moksha, i vincitori), «Non è sincera» (Ms Dos), «Faccio come mi pare» (Paleo Psikiko), «Ancora un po’ di me» (Perfect Fit), «Valzer della formica» (Stratosphera), «Show me your love» (The Vein), «Verso un’infinità di piacere» (Verlaine in Noise), «Goodbye» (Wasabi).

Come sempre non si trovano cover nella produzione di «Emergenti 2004», ma solo composizioni originali che rappresentano quella parte della scena musicale bergamasca decisa a creare qualcosa di personale anziché gettare le proprie energie in uno degli innumerevoli tributi oggi tanto di moda. Si può quindi anche considerare questo dischetto come un buon risultato da parte di chi si impegna per lasciare un segno tangibile del proprio passaggio nella storia dell’underground musicale locale. E chissà che un giorno alcuni dei gruppi che abbiamo apprezzato nel concorso non possa occupare un posto di rilievo nel panorama nazionale.

(04/05/2004)

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