Schiaccianoci, l’ultimo regalo di Natale

Schiaccianoci, l’ultimo regalo di NataleDomani inaugurazione della stagione di danza col celebre brano di Ciajkovskij

L’Epifania porta via tutte le feste, ma non al Teatro Donizetti. La più importante sala cittadina pare concedersi un supplemento, una specie di ultimo dono: ad inaugurare la stagione di danza arriva infatti domani il balletto natalizio per antonomasia, Lo schiaccianoci. A interpretarlo e metterlo in scena è il Balletto dell’Opera di Stato di Krasnoyarsk, nella versione diretta da Sergei Bobrov e basata sulle coreografie originali di Lev Ivanov.

Dal punto di vista musicale, Lo schiaccianoci è uno dei più celebri brani di Pëtr Il’ic Ciajkovskij, e anche uno degli ultimi. L’artista russo lo scrisse nel 1892 (il debutto avvenne il 17 dicembre a San Pietroburgo, il 28 ottobre dell’anno successivo Ciajkovskij sarebbe morto) su richiesta del grande coreografo Marius Petipa, desideroso di proseguire una collaborazione iniziata tre anni prima con il successo de La bella addormentata e proseguito con La dama di picche . L’idea venne al principe Vsevolojskij, direttore dei teatri dell’allora Impero zarista, che si ricordò di un racconto di E.T.A. Hoffmann, letto nella versione francese di Alexandre Dumas. La leggenda vuole che il soggetto non entusiasmasse il compositore, ma il balletto fu un trionfo, che continua tuttora.

Il merito è dell’atmosfera fiabesca: una volta «schiarito» il gotico intreccio di Hoffmann, ciò che resta è un’onirica fantasia magica, tra giocattoli che prendono vita, duelli d’onore con l’esercito dei topi, romantiche metamorfosi e feste da ballo in cui gli oggetti di uso quotidiano improvvisamente si animano. Se ne ricorderà Walt Disney, da Fantasia in poi.

Al debutto, le coreografie furono completate da Ivanov, a causa della malattia di Petipa. I primi interpreti furono l’italiana Antonietta Dell’Era, Pavel Gerdt e Nicolaj Legat.

Da allora, su Lo schiaccianoci si sono esercitati grandi coreografi come Gorskij, Vajnonen, Balanchine, Nureyev e Cranko, fino a Petit e Béjart. Praticamente, questo balletto che piace ad adulti e bambini, e che da anni è lo spettacolo più rappresentato al mondo durante le feste di Natale, è un passaggio obbligato. Ora tocca al Balletto dell’Opera di Krasnoyarsk, in Siberia.

Si tratta di un ensemble secondo la tradizione russa, tecnicamente molto preparato e senza punti deboli. Le scene e i costumi sono di Dmitri Tcherbadzhi.

Informazioni utiliInizio ore 20.30

Ingresso palchi e platea euro 19/11, gallerie euro 11/8.

Info: http://teatro.gaetano-donizetti.com

Tel. 035/4160602 035/4160603

(07/01/2004)

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