Fine settimana da record per il teatro

In questo ricco, per certi versi straordinario, sabato sera di teatro in provincia, si ritagliano un proprio spazio altri due appuntamenti: il ritorno di Moni Ovadia con «La bottiglia vuota», al Teatro San Filippo Neri di Nembro (ore 20.45, ingresso euro 20/15, info: www.teatronembro.it, tel. 035/470020), e il debutto di «Vicini» della Coltelleria Einstein all’auditorium comunale di Ponteranica (ore 21, euro 9/7,5, www.erbamil.it, 035/573876).

I due spettacoli si aggiungono «Edipo.com» con Gioele Dix, al Teatro Crystal di Lovere (anche domani, ore 16), e «Tartufo» di Molière con Flavio Bucci, al Teatro Civico di Dalmine.

Al bilancio finale andrebbero sommati «Varichina e Melanina» di e con Giobbe Covatta (domani sera a Nembro), la consueta scorpacciata domenicale di teatro-ragazzi, l’arrivo del musical «Hair» al PalaCreberg lunedì sera. Senza contare gli spettacoli amatoriali e dialettali sparsi per il territorio.

«La bottiglia vuota» e «Vicini» rappresentano entrambi due proposte appetitose, sia pure per motivi diversi. Con «La bottiglia vuota», monologo di canzoni, piccole storie, aneddoti e umorismo sul mondo ebraico-khassidico, torna l’attore-autore più amato dal pubblico bergamasco, Moni Ovadia: probabilmente, non c’è altro posto in Italia in cui si sia esibito con maggiore frequenza. Questo spettacolo, tra l’altro, è già passato da Treviglio, l’anno scorso. Ma si candida ugualmente a un «pieno», pur nell’abbondanza dell’offerta di stasera: nel rinnovare il teatro-canzone e il teatro di narrazione, Ovadia ha letteralmente spalancato un mondo che, sulla scena italiana, non aveva ancora avuto cittadinanza.

Quanto a «Vicini», è il debutto di un altro gruppo visto spesso dalle nostre parti, la Coltelleria Einstein. Lo spettacolo, con cui si chiude la prima fase della stagione organizzata a Ponteranica da Erbamil, con la bella direzione artistica di Barbara Covelli, è tratto da due racconti di Raymond Carver: «Conservazione» e, appunto, «Vicini». In due tempi Giorgio Bocassi, anche regista, e Donata Boggio Sola si confrontano con la sottile tensione narrativa del padre del minimalismo. E con un suo acuto affresco della vita contemporanea americana.

(27/11/2004)

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