Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola
Vacis e Curino giovedì all’Auditorium

Ignazio da Loyola elaborò Gli esercizi spirituali tra il 1522 e il 1535 come esperienza da vivere con l’aiuto di una guida spirituale. Un itinerario pedagogico di preghiera personale in cui si è condotti progressivamente alla conoscenza della volontà di Dio.

Un dialogo tra il passato e il presente, tra testi più o meno noti della nostra cultura e interpreti contemporanei. Una modalità inedita per riscoprire e approfondire la nostra tradizione culturale. Per dare vita a questo ciclo di letture-spettacoli, è stato chiesto ad artisti e studiosi di presentare, in forma di lettura e di riflessione, alcuni testi importanti per la storia della Cultura occidentale.

Ciascuno ha scelto un libro con il quale, in modo diverso, si era già confrontato nella propria ricerca artistica e professionale.

Ogni serata vedrà presenti due protagonisti che si confronteranno attraverso modalità di presentazione diverse: la riscrittura drammaturgica per i testi di Agostino di Ippona, due riflessioni parallele per Ignazio da Loyola, il dialogo fra testo e musica per Erasmo da Rotterdam, sguardi disciplinari diversi per Galileo Galilei.

Così don Giuliano Zanchi, Segretario Generale della Fondazione Adriano Bernareggi, motiva la nascita di questo progetto: “Il nostro tempo vive nella grande tentazione di lasciare nell’ombra il proprio passato. Questa lamentela può anche avere qualcosa di retorico. Essere l’alibi per non accettare le transizioni culturali che l’uomo deve pur onorare per continuare a essere se stesso. Tuttavia anche questo slancio verso il futuro non può essere compiuto nell’indifferenza per le basi culturali che la tradizione ha solidamente consegnato. La cultura europea in particolare rappresenta un intricato sistema di radici senza del quale qualsiasi futuro resterebbe immensamente povero. Per chi è credente poi esiste la consapevolezza di una cultura cristiana che nella storia ha depositato documenti di una rilevanza imprescindibile. La cultura cristiana ha offerto un contributo decisivo alla costruzione della civiltà con cui siamo tutti alle prese. Da questa miniera vorremmo continuare a estrarre tesori vivi, scommettendo sulla perfetta attualità di documenti antichi, facendone risuonare nuovamente la voce. In questa miniera del resto esistono tesori noti, conosciuti, tradizionalmente codificati come parole della cultura cristiana, ma anche testimonianze meno convenzionali, laterali, qualche volta ritenute eterodosse, che ameremmo invece reintegrare in una storia cristiana della cultura più comprensiva e più ricca. Verranno dunque affidati alla lettura di importanti attori italiani testi della tradizione culturale cristiana. Da Agostino, coscienza profonda e originaria dell’occidente europeo a Ignazio di Loyola, geniale anticipatore di quella osservazione interiore che la moderna psicologia ha trasformato in uno sguardo scientifico. Da Erasmo da Rotterdam, inascoltato umanista credente ai tempi della crisi luterana, a Galileo Galilei, uomo di fede alle prese con apparati ecclesiastici culturalmente ciechi, ma non per questo meno cristiano e meno credente. Si scommette su una lettura capace di riaccendere interesse attorno a testi che possono ancora riguardare tutti. Tutti coloro che in cammino verso il futuro ritengono necessario equipaggiarsi con il necessario alimento del passato”.

Giovedì 5 dicembre, Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola con Gabriele Vacis e Laura Curino

Ignazio da Loyola elaborò Gli esercizi spirituali tra il 1522 e il 1535, non come testo da leggere, ma come esperienza da vivere con l’aiuto di una guida spirituale. Un itinerario pedagogico di preghiera personale in cui si è condotti progressivamente alla conoscenza della volontà di Dio. Il ciclo completo dura trenta giorni, ogni settimana corrisponde a un momento della vita spirituale: la prima riguarda la purificazione e la conversione, la seconda il discernimento e l’elezione, la terza la fortificazione e la sequela di Cristo, la quarta la gioia cristiana e la contemplazione dell’azione dello Spirito. Così sono descritti dallo stesso Ignazio: Con Esercizi spirituali si intende ogni modo di esaminare la coscienza, meditare, contemplare, pregare vocalmente e mentalmente e altre operazioni spirituali. Come, infatti, il camminare e il correre sono esercizi corporali, così si chiamano esercizi spirituali tutti i modi di disporre l’anima a liberarsi di tutti gli affetti disordinati e, una volta eliminati, a cercare e trovare la volontà divina nell’organizzazione della propria vita per la salvezza dell’anima.

Gabriele Vacis è regista e autore di teatro, tra i fondatori della Cooperativa Laboratorio Teatro Settimo. Numerosi gli spettacoli di cui è autore e regista da Elementi di struttura del sentimento (1985) a Rusteghi: i nemici della civiltà (2010). Numerosi i sodalizi artistici, dalla collaborazione con Alessandro Baricco nascono Novecento e Totem, con Lella Costa ha scritto e diretto Stanca di guerra, Un’altra storia e Traviata, con Laura Curino nascono, tra gli altri, Olivetti e Il signore dal cane nero, con Marco Paolini Adriatico, Liberi tutti e Il racconto del Vajont. Ha ideato e diretto numerosi Festival ed eventi come Torino Spiritualità e la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Ha diretto opere liriche, scritto e condotto trasmissioni radiofoniche e televisive. Dal 2008 al 2011 dirige il TAM (Teatro Arti Multimediali) promosso Palestinian National Thatre a Gerusalemme Est.

Recente è l’interesse di Vacis per il cinema e l’intreccio dei linguaggi a scopo pedagogico: dal docu-film La paura siCura (2008), un giro d’Italia tra le paure degli italiani, al progetto e spettacolo La bellezza salvata dai ragazzini (2013) che ha coinvolto 300 ragazzi del Piemonte. Attualmente è direttore artistico del Teatro di Reggio Emilia. Laura Curino, autrice, attrice e regista, è tra i fondatori della Cooperativa Laboratorio Teatro Settimo. Ha vinto numerosi riconoscimenti, fra gli altri il premio della critica come migliore attrice (1998), premio Hystrio alla drammaturgia (2003), Premio Golden Graal come miglior attrice con gli spettacoli Una stanza tutta per me e Passione (2006). Collabora attualmente in corsi di formazione al lavoro presso le Università Bocconi di Milano, l’Università di Parma, Pavia e Roma. Diversi suoi spettacoli sono stati trasmessi dalla Rai: Camillo Olivetti, Adriano Olivetti, il video teatrale Il conte Aigor per la trasmissione Report. Da alcuni anni collabora con il Piccolo Teatro di Milano come drammaturga e attrice: Il signore del cane nero per il centenario della nascita di Enrico Mattei, Mani grandi senza fine, dedicato alle storie dei grandi designer milanesi degli anni Sessanta, Miracoli a Milano, per le celebrazioni del centenario del Politecnico, Shakespeare, streghe, ribelli e altre passioni (2013). Con il Teatro Stabile di Torino mette in scena Malapolvere Veleni e antidoti per l’invisibile (2012) sull’avvelenamento dell’amianto a Casal Monferrato.

Le serate si terranno presso l’auditorium in Piazza della Libertà alle ore 21.00.

BIGLIETTI 7 euro intero 5 euro ridotto (studenti e soci Lab80) 20 euro carnet (valido per le quattro serate) Non sono previste prevendite e l’ingresso è possibile fino a esaurimento posti.

Per informazioni: Laura Zambelli Tel: 035 248772 E-mail: [email protected]

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