Giacomo Manzù, trenta studi di erbe e fiori

Giacomo Manzù, trenta studi di erbe e fioriDurante la stessa occasione, per la settima edizione di Palestra - l’iniziativa dedicata a giovani artisti esordienti -, l’opera Modish di Daniela Di Gennaro

Dal 17 dicembre al 6 marzo allo Spazio ParolaImmagine della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è esposta al pubblico l’opera «Trenta studi di erbe e fiori» di Giacomo Manzù. Si tratta di studi realizzati nel 1944 a Laveno sul Lago Maggiore quando lo scultore era ospite di Carlo De Angeli Frua, industriale tessile, collezionista d’arte e sostenitore di giovani artisti. Nella drammaticità della situazione storica Manzù intrattenne un dialogo con la natura, attraverso quest’opera di carattere privato, alla ricerca di un equilibrio interiore, avvertito come necessario, ma compromesso dagli orrori della guerra.

I trenta disegni, a penna su carta assorbente, costituiscono un insieme unitario per la natura dei soggetti vegetali copiati dal vero nel rispetto delle loro forme, proporzioni e dimensioni reali. In occasione della mostra è stato realizzato, grazie alla collaborazione dell’Orto Botanico Lorenzo Rota di Bergamo, l’erbario essiccato corrispondente alla serie disegnata dall’artista, sottoposta nell’occasione a restauro conservativo.

In occasione della mostra di Manzù, sarà inoltre presentata per la settima edizione di Palestra - l’iniziativa dedicata a giovani artisti esordienti – l’opera Modish di Daniela Di Gennaro. Dal 17 dicembre al 27 febbraio il Bookshop della GAMeC ospita quest’opera che, in tre modi differenti e toccando l’ambito umano, animale e vegetale, affronta in modo ironico il tema della ricerca scientifica e della manipolazione genetica.Informazioni utili

Ingresso libero

Gamec, Spazio ParolaImmagine

Orari: martedì – domenica, 9.30 – 13 e 14.30 – 17.45. Lunedì chiuso

(13/12/2004)

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