Il pittore bergamasco ricordato con una «antologica» alla GAMeC

Il pittore bergamasco Ponziano Loverini viene ricordato con una «antologica» alla Galleria d’Arte moderna e contemporanea in via S. Tomaso 53. È un tributo d’omaggio al grande maestro della pittura lombarda, il quale ha lasciato un ricco patrimonio di preziose opere in cui si rivela tutta la sua capacità di ritrattista e di paesaggista, oltre che di validissimo interprete d’opere a tematica religiosa.

Nato a Gandino il 1° luglio 1845, Ponziano Loverini mostrò fin da giovanissimo le sue inclinazioni al disegno e alla pittura. A soli 13 anni venne iscritto all’Accademia Carrara dove studiò sotto la guida del maestro Enrico Scuri. Raggiunta la piena maturità artistica ed espressiva, sarà soprattutto nell’iconografia sacra che Ponziano Loverini darà pienamente sfogo alla sua spiccata creatività con un progressivo mutamento del proprio linguaggio espressivo attraverso la realizzazione della vigoria cromatica, le luci e le mezze luci, il chiaroscuro, la padronanza dell’anatomia, la perfezione segnica e le preziosità prospettiche. Ponziano Loverini passò successivamente all’interpretazione dei suoi soggetti, i ritratti e gli autoritratti, che ben mettono in risalto le esigenze celebrative della borghesia, gli aspetti ufficiali dei personaggi nella loro autorità morale e civile, la semplicità della gente comune. Poi le scene di genere, i paesaggi e, infine, i quadri religiosi, ognuno nella propria specifica identificazione.

Da ricordare che Ponziano Loverini fu direttore dell’Accademia Carrara e insegnante qui della Scuola di disegno dal 1900 al 1926, anno in cui si ritirò nella sua casa di Gandino dove morì il 21 agosto 1929.

Informazioni utili:

Durata della mostra: fino al 18 settembre.

Orari: tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

(25/07/2004)

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