Mostra fotografica al circolo Greppi

Quando la fotografia cessa di essere strumento o documento, per diventare creatività attraverso la capacità dell’autore di spingere il suo sguardo fino al significato profondo della realtà, o, viceversa, di utilizzare il linguaggio fotografico per inventare universi immaginari.

Si possono seguire entrambi i percorsi lungo il ricco itinerario espositivo proposto dalla 57ma mostra fotografica nazionale «Città di Bergamo», allestita dal Circolo Culturale G. Greppi fino al 21 dicembre nell’ex Chiesa della Maddalena (via S. Alessandro 39/D).

In esposizione sono tutti gli scatti con cui fotoamatori provenienti da ogni parte d’Italia si sono misurati nel concorso bandito dal Circolo Greppi, dando vita a una suggestiva sequenza di ritratti e paesaggi, scorci e reportage, solitarie immagini della memoria e coloratissime folle, angoli di periferia e fiorite esplosioni di primavera. Le tematiche frequentate dagli autori sono le più diverse così come le atmosfere che le differenti tecniche ci restituiscono: dalla poesia rarefatta e un po’ malinconica del bianco e nero, all’impatto emozionale del colore fino alla dimensione narrativa del reportage. In questo caleidoscopio c’è chi ha voluto infatti raccontare momenti di «verità», chi ha documentato il fascino di paesi lontani e chi ha creato storie surreali. Talvolta invece il riferimento è all’arte, quando un dettaglio insospettabile, come i tubi accatastati in fabbrica o i colori del sale, diventano composizioni astratte.

Se ad aggiudicarsi il premio come migliore autore assoluto è stato Giulio Montini di Casnate (Co), con le sue incursioni nel mondo degli affetti e della memoria, il primo premio nella sezione bianco e nero è andato alle atmosfere ovattate e lattiginose dei paesaggi di Giuseppe Tomellieri di Verona. Gli scatti di Roberto Polini di Paratico (Bs), capaci di restituire la potenza di una sfida oltre i limiti imposti da un handicap, hanno vinto per la sezione stampe a colori, mentre la riflessione di Marco Fogarolo di Padova sulla forza comunicativa della gestualità è stato premiato nella sezione del reportage. E ancora: primo premio nella sezione diapositive a Gianluigi Zaberto di Sesto S. Giovanni e premio per il maggior numero di partecipanti al Circolo Fotografico Marianese Dalmine.

(14/12/2003)

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