Brembo: l’utile del primo semestre corre a 148,9 milioni, ricavi +28,3%

Il bilancio In crescita del 13% il margine operativo lordo. Tiraboschi: risultati importanti in contesto complesso.

Brembo chiude il primo semestre con un utile netto a 148,9 milioni di euro, in crescita del 17,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I ricavi salgono a 1,75 miliardi di euro, con un aumento del 28,3% rispetto al primo semestre del 2021. Il margine operativo lordo (Ebitda) ammonta a 305,3 milioni, in netto aumento del 13% rispetto ai 270,2 milioni del primo semestre 2021.

Il livello degli ordinativi per i prossimi mesi si «conferma solido e buona la saturazione della capacità produttiva a livello globale. Salvo mutazioni straordinarie del contesto geopolitico e macroeconomico, con particolare riferimento ai cambi, ai prezzi delle materie prime e delle utilities, il Gruppo si attende per l’esercizio 2022, grazie alla strategia di lungo periodo consolidata e in corso, una seconda parte dell’anno in linea con il primo semestre in termini di fatturato e margini», spiega Brembo in una nota.

«Salvo mutazioni straordinarie del contesto geopolitico e macroeconomico, con particolare riferimento ai cambi, ai prezzi delle materie prime e delle utilities, il Gruppo si attende per l’esercizio 2022, grazie alla strategia di lungo periodo consolidata e in corso, una seconda parte dell’anno in linea con il primo semestre in termini di fatturato e margini»«

Nel primo semestre Brembo ha registrato un andamento positivo in tutti i segmenti in cui opera. Il settore auto è in crescita del 27,6%, le applicazioni per motocicli del 44,3%, quelle per veicoli commerciali del 17,4% e le competizioni del 24,2% rispetto al primo semestre 2021. A livello geografico, le vendite crescono in Italia del 15,9%, in Germania del 27,5%, in Francia del 10,1%, mentre calano del 3,4% nel Regno Unito. Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in crescita del 49,8%, mentre quello sudamericano (Brasile e Argentina) cresce del 44,9%. L’India sale del 30,9%, la Cina del 24,6%, mentre il Giappone decresce del 25,6%.

Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a 1,15 miliardi, con un’incidenza del 65,8% sui ricavi, percentualmente in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando era pari al 62,0% dei ricavi. I costi per il personale ammontano a 301,7 milioni, con un’incidenza del 17,3% sui ricavi, in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I collaboratori in forza al 30 giugno 2022 sono 12.797 (di cui 628 del Gruppo J.Juan) rispetto ai 12.656 del 31 marzo 2022 e con i 12.225 al 31 dicembre 2021.

«Anche se gli scenari geopolitici e macroeconomici in costante mutamento ci impongono cautela, la solida posizione di Brembo, i risultati significativi visti fino ad ora e i segnali incoraggianti che riceviamo dal nostro mercato di riferimento ci danno fiducia per il prosieguo dell’anno»

«Gli importanti risultati del primo semestre approvati oggi (28 luglio ndr) dal consiglio di amministrazione sono il frutto di un metodo e di una strategia di lungo periodo di tutta la squadra Brembo che, anche in un contesto così complesso, ha dimostrato forte impegno, dando continuità alle performance dei primi tre mesi dell’anno» afferma il presidente di Brembo, Matteo Tiraboschi, commentando i risultati del primo semestre dell’anno.

«Il focus dell’azienda - aggiunge - rimane la massima qualità del servizio offerto ai clienti e l’innovazione delle nostre soluzioni. Proprio in questa direzione va la recente joint venture annunciata con un gruppo leader nella produzione di componenti frenanti ad alta tecnologia, operazione che ci rafforza in un segmento importante per noi come l’aftermarket. Anche se gli scenari geopolitici e macroeconomici in costante mutamento ci impongono cautela, la solida posizione di Brembo, i risultati significativi visti fino ad ora e i segnali incoraggianti che riceviamo dal nostro mercato di riferimento ci danno fiducia per il prosieguo dell’anno».

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