Il Mantello di Arlecchino per la Capitale della Cultura, teatro e arte partecipata in due quartieri della città e a Brescia

Seconda edizione. Dopo il successo della prima edizione torna il Mantello di Arlecchino, progetto di teatro e arte visuale in un processo di partecipazione con la cittadinanza.

Dopo il successo della prima edizione torna il Mantello di Arlecchino, progetto di teatro e arte visuale che si sviluppa grazie ad un processo di partecipazione che intende coinvolgere attivamente la cittadinanza. Saranno infatti i cittadini, donando degli indumenti, a contribuire alla realizzazione di un’opera d’arte tessile e ancora diventando parte della «tifoseria artistica» in uno spettacolo che vedrà in campo la storica rivalità di Bergamo e Brescia. Il Mantello di Arlecchino è un progetto ideato dal TTB Teatro tascabile di Bergamo - Accademia delle Forme Sceniche, realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, in collaborazione con le Reti di Quartiere, condiviso con HG80 impresa sociale, finanziato dal Bando Capitale della Cultura 2023 di Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle comunità Bergamasca e Bresciana.

È inserito tra le iniziative di Bergamo Brescia 2023 e prevede, per la sua seconda edizione, l’allargamento del programma alla città di Brescia in collaborazione con Circuito CLAPS, in qualità di partner bresciano, e la partecipazione di artiste internazionali: la finlandese Kaarina Kaikkonen, per la parte dedicata all’arte visuale, e la coreografa catalana Vero Cendoya, per la parte dedicata al teatro.

La Cultura come cura è l’ambito tematico in cui si inserisce il progetto: un processo partecipato di teatro e arte con lo scopo di creare situazioni d’interazione e scambio tra gli abitanti di alcune aree delle due città, attraverso l’opera degli artisti internazionali coinvolti. Il titolo del progetto fa riferimento al costume di Arlecchino, piuttosto che alla maschera: pezzette di stoffa multicolore e di diversa fattura cucite assieme che, nel contesto operativo proposto, assumono un forte valore simbolico. Quello di Arlecchino è infatti un costume che mischia, miscela, annoda, confonde, incrocia, ricuce brandelli di stoffa vecchi e nuovi. Frammenti di diverso colore e tessitura, natura ma anche cultura. Allo stesso tempo il mantello è un indumento che accoglie, che può essere condiviso e sotto la cui ombra è possibile trovare riparo.

Kaarina Kaikkonen, artista tra le più importanti nel panorama internazionale, interverrà con due opere di arte relazionale che daranno vita a due grandi installazioni site specific. I cittadini potranno portare come contributo alcune tipologie di vestiti per dare vita ad una visibile azione collettiva di cambiamento urbano.

Vero Cendoya presenterà, invece, uno spettacolo sulla storica rivalità delle tifoserie durante i derby tra Atalanta e Brescia, «La Partida». Lo spettacolo coinvolgerà danzatori e calciatori professionisti ma anche i cittadini dei quartieri che saranno allenati a trasformarsi in una vera e propria «tifoseria artistica».

Il progetto approderà a Bergamo nei quartieri di Borgo Santa Caterina e di Centro-Pignolo, il 10-11-12 e il 17-18-19 marzo, con la «raccolta porta a porta», un momento di festa in cui verranno raccolti i vestiti necessari alla realizzazione di “Waves of Life” di Kaarina Kaikkonen, che crescerà lungo l’edificio del Palazzo dell’Ex Centrale Telefonica di Via Tasso, Bergamo. La raccolta avverrà in forma di baratto: i residenti doneranno i loro vestiti e gli attori del TTB, i lettori del Circolo dei narratori e i musicisti di Pane&Guerra, in cambio risponderanno con un canto, una danza o un breve racconto.

La raccolta delle camicie proseguirà anche presso lo Spazio di via Pignolo 28 e presso il CTE di via Borgo Santa Caterina 14 (10 - 11 - 12 -17 -18 - 19 - 24 – 25 - 26 - 31 marzo e 1 – 2 aprile, dalle 14.30 alle 19.00), dove, tra una tazza di tè e una chiacchierata, chi vorrà potrà raccontare la storia dell’abito lasciato, da dove viene, chi l’ha indossata.

Nel mese di giugno il Mantello di Arlecchino entrerà nel vivo della propria progettualità a Bergamo: dal 1° al 4 giugno, in occasione della presentazione al pubblico dell’installazione di Kaarina Kaikkonen, le vie e i cortili del quartiere Centro-Pignolo e Borgo S. Caterina saranno animate da spettacoli, concerti e narrazioni; il 4 giugno verrà inaugurata l’opera «Waves of Life», che avrà come sfondo la facciata del Palazzo dell’Ex Centrale Telefonica in via Tasso.

L’installazione artistica realizzata con i vestiti donati dagli abitanti e con il contributo di un gruppo di persone che da maggio lavorerà a stretto contatto con l’artista, vedrà la facciata del Palazzo dell’Ex Centrale Telefonica colma di storie.

La facciata del Palazzo si presenterà colma di storie: abiti appesi alla sua struttura, che formeranno una catena di ricordi, relazioni, a simbolo dello scorrere della vita, del tempo, del suo continuo scorrere da una dimensione intima ad una più estesa. «Waves of Life» partirà dal rimando alle energie delle onde, facendo riferimento ad una condizione molto distante da quella cittadina, quella del mare, ma capace di condividere con essa il richiamo ad una simbologia antica, fatta di connessioni, di un rimando all’origine, alla nascita e alla vita.

Il 24 giugno il Mantello di Arlecchino si sposta nel campo della Società Sportiva Excelsior, in Borgo Santa Caterina, con «La Partida», lo spettacolo-partecipato della coreografa catalana Vero Cendoya. Prendendo come spunto il campanilismo e lo spirito di rivalità storico tra Bergamo e Brescia, che ha avuto il suo apice sugli spalti durante i derby calcistici tra Atalanta e Brescia, lo spettacolo-partecipato coinvolge cinque danzatrici e cinque veri calciatori per disputare, in un campo da calcio, una performance ad alto tasso di humour e divertimento che mescola il calcio, la musica e la danza. Per l’occasione sarà allenata una «tifoseria artistica» composta da cittadini, artisti e sportivi dei quartieri, che invaderà, proprio come le vere tifoserie, il campo con incursioni mirate.

Il Mantello di Arlecchino approderà invece a Brescia, in Borgo Trento, l’11 giugno con l’inaugurazione di «Reaching Light», che coinvolgerà l’Ex Chiesa di S. Giovanni Evangelista. Continuando il percorso di dialogo avviato in Bergamo, l’installazione di Kaarina Kaikkonen si espanderà in una dimensione ancora più intima ed eterogenea. L’intero edificio diventerà la radice per la formazione di un fiore, che crescerà all’esterno della struttura, innalzandosi verso l’alto per cercare la luce e poter sbocciare. L’opera sarà visibile al pubblico fino a settembre.

Il 23 giugno, infine, si terrà «La Partida» presso il Centro Sportivo San Filippo, in via Luigi Bazoli, 6. Come in una vera partita di calcio, il pubblico si collocherà sugli spalti, intorno al campo e sarà parte attiva nello sviluppo dello spettacolo. In particolare, un gruppo di volontari locali creerà un vero coro insieme alla coreografa e a un gruppo di musicisti (la Rusty Brass Band di Brescia) che eseguirà dal vivo la colonna sonora della compositrice Adele Madau. Un suono potente, tinto di leggero umorismo che ci trasporta in un viaggio fantastico tra la passione per lo sport e l’arte, senza perdere di vista l’accesa tifoseria.

«Nel 2023 il Mantello di Arlecchino raddoppia e raggiunge Brescia, che dà il suo contributo portando a sua volta un progetto inedito per Bergamo. Le due città si incontrano così in un nuovo lavoro: un bellissimo esempio di co-progettazione condivisa e scambio di buone pratiche, che porta esperienze culturali di qualità in due quartieri scelti in ciascuno dei due centri urbani. Il progetto si inserisce pienamente nell’area La cultura come cura, dove l’arte diventa strumento di creazione di legami sociali all’interno della comunità, in un dialogo fra gli abitanti del quartiere e l’artista, che per quest’anno speciale abbiamo voluto di caratura internazionale. Lavorare con Kaarina Kaikkonen sarà, per i cittadini che decideranno di partecipare all’azione, un’occasione unica di sperimentare il processo creativo e immaginativo di un’artista di alto livello, celebre per i suoi interventi di arte pubblica realizzati con indumenti usati», ha dichiarato Nadia Ghisalberti, Assessora alla Cultura Comune di Bergamo.

«Il Mantello di Arlecchino rappresenta una straordinaria opportunità di partecipazione e attivazione sociale attraverso il coinvolgimento dei cittadini in un’esperienza artistica che già nella prima edizione del progetto si è rivelata di grande successo. Il percorso artistico svolto nel 2022 è stato infatti capace di mobilitare una comunità intera in un percorso così ricco artisticamente e, soprattutto, umanamente da motivare la scelta e il sostegno di una nuova edizione speciale nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura. Sono certo che i quartieri di Borgo Santa Caterina e di Centro-Pignolo, scelti per il 2023, non mancheranno di esprimere la loro presenza attiva e numerosa, a cominciare dai primi appuntamenti dei prossimi giorni dedicati alla raccolta delle camicie. Ringrazio le Reti di quartiere per il loro contributo prezioso in questa e in tutte le altre iniziative che restituiscono senso, vitalità e coesione alla nostra comunità cittadina, ha dichiarato Giacomo Angeloni, Assessore alla Partecipazione e Reti sociali.

«Ormai da molto tempo è entrato anche nel pensiero comune occidentale che l’arte è una forma di cura per lo spirito, ma esistono culture differenti dalla nostra dove da sempre l’esistenza umana coincide con la pratica quotidiana delle arti, culture dove prima si nutre lo spirito e poi si guadagna il pane. Da noi l’esperienza pandemica ha rivelato in modo ancora più evidente che “l’arte per tutti” ha un ruolo determinante per la salvezza di questo pianeta in questo nostro tempo storico. L’intento del Mantello di Arlecchino è quello di rammendare, attraverso il teatro, che è l’arte della relazione per eccellenza, e attraverso l’arte contemporanea, lo sfibrato tessuto sociale dei nostri territori», le parole di Tiziana Barbiero, Direttrice artistica del Teatro tascabile di Bergamo.

«Nelle opere di Kaarina Kaikkonen, gli abiti sono frammenti di esistenze e reliquie di storie quotidiane che, come tasselli di un mosaico corale, compongono, legandosi e stratificandosi, una narrazione in continuo dialogo con la vita della città. In questo senso l’arte di Kaikkonen è relazionale e partecipata: l’artista chiede ai cittadini non solo di donare un abito, ma si mette in ascolto della vita che in essi è penetrata, come se i vestiti conservassero i pensieri e le emozioni delle persone che li hanno indossati. Il risultato sarà una narrazione corale, poetica e leggiadra, come panni accarezzati dal vento, ha detto Giovanni Berera, curatore delle opere di Kaarina Kaikkonen.

La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca. Le tre Fondazioni hanno individuato attraverso un bando dedicato e un Comitato di valutazione congiunto 92 progetti provenienti dalle comunità di Bergamo e Brescia, sostenuti con un contributo complessivo di 3,5 milioni di euro. Si tratta di un ricco palinsesto di iniziative in grado di favorire la partecipazione dei cittadini, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità di fruizione culturale e agli abitanti delle aree del territorio più marginali e geograficamente più distanti dai due comuni capoluogo.

Di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 interessa, più di quello che accade, ciò che resta. Per questo le Fondazioni di comunità non sono ‘sponsor’ di eventi o progetti, ma agiscono in alleanza con le istituzioni locali e del Terzo settore per promuovere – attraverso il metodo della co-progettazione – crescita culturale e sociale, benessere, sviluppo sostenibile e duraturo per le comunità, di cui sono un solido riferimento.

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