Riva Aquarama, i 60 anni di un mito - Foto

L’anniversario Nel 180° anno dei Cantieri Riva, taglia i sei decenni di storia un motoscafo divenuto leggendario il preferito dal jet set internazionale: dalla Loren alla Bardot, da Belmondo a Burton, da Onassis all’Aga Khan

Chapeau a un cadeaux di gran lusso, veloce nel cavalcare le onde, guizzante come un ghepardo. Senza dubbio è la barca più conosciuta al mondo e chi la possiede se la tiene ben stretta. Il Riva Aquarama fu progettato e costruito sino al 1996 nella signorile Sarnico, un bijoux dalla perfezione svizzera applicata alla nautica, lungo poco meno di 9 metri, al di sopra di qualsiasi comparazione e che ora, nel 180° anno dei Cantieri Riva, taglia i 60 anni di storia.

Ancora oggi, ognuno dei 768 modelli realizzati nelle quattro versioni, se ben tenuto e con parti originali, vale mediamente 750 mila euro (nel 73’ costava nuovo 19 milioni di lire). Efficaci le parole di Alberto Galassi, Ceo Ferretti Group: «Sono un armatore di un Aquarama Super e ne parlo con la passione dell’innamorato. Per me è la barca più bella mai realizzata, un manufatto artistico che è sembrato insuperabile 60 anni fa, al suo apparire, e così sarà per sempre». Le stesse parole le sentii da mio padre, falegname per oltre 40 anni in Riva e che era solito rientrare a casa la sera dopo dieci ore di cantiere. Una serata d’ inverno dei primi Anni 70 mi disse: «Una barca così elegante nelle linee, raffinata nelle finiture ed innovativa nella concezione, rimarrà inimitabile per qualsiasi cantiere nautico al mondo, per sempre. Anche per Riva. Non dimenticarlo». Dopo una vita fra pialle, morsetti, mastice, aveva ragione. Ho ancora appiccicato negli occhi il vento della sua passione e quelle parole lanciate quasi per ricordare a un bambino che il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi e che sognare significa anche saper rischiare.

Barca esclusiva l’Aquarama, forgiata in serie dal 62’ al 96’ in tre modelli, una perla in compensato lamellare, nobile mogano dell’Honduras intagliato a mano, viterie in bronzo al silicio, tappezzerie da boutique, infinite mani di vernice, accessori d’eccellenza studiati da Riva in collaborazione con l’architetto Giorgio Barilani, che mise nero su bianco la creatività dell’ingegnere. Un capolavoro completato da motori a volte Chrysler, General Motors oppure Rolls-Royce, per garantirne velocità e navigabilità. Ma più di tutto, creava stupore il planare sull’onda nei luoghi ovattati della dolce vita, passando dai moli degli yachting club più esclusivi, da Montecarlo, a Saint Tropez, da Portofino a Rapallo, sino a raggiungere la costiera amalfitana. È lungo l’elenco del popolo del jet set che ha solcato il mare prediligendo i Riva Aquarama, in una storica onda lunga di ciak e virate sull’acqua; da Sophia Loren, Brigitte Bardot, Paul Belmondo , Richard Burton, Onassis e l’Aga Khan, sino a Sean Connery e George Clooney.

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