Fede rubata, l’appello di Marzia ai ladri: «È un ricordo, restituitemela»

Marzia Breviario ha scritto sulla pagina Fb di Sotto il Monte. L’anello apparteneva alla madre morta. Lunedì furto in casa della sorella.

Sarebbe bello se, in questo periodo di feste, anche chi ruba potesse restituire ciò che ha preso. Soprattutto se dal punto di vista materiale vale così poco, ma a livello affettivo talmente tanto da spingere il legittimo proprietario a lanciare un appello sui social: ‹‹Cara Santa Lucia, sono ormai passati troppi anni dalla mia ultima letterina, ma io ci provo. Non si sa mai – ha scritto Marzia Breviario sulla pagina Facebook di “Sei di Sotto il Monte se…” -. C’è un oggetto in particolare che mi piacerebbe ricevere in dono, anzi no, che vorrei fosse restituito alla mia famiglia: la fede nuziale della mia mamma. Non è una fede particolarmente bella, anzi mostra tutti i suoi 36 anni, ma era la sua e per noi è sacra».

La fede di mamma Renata è stata rubata lunedì sera a casa di Sara, la sorella minore di Marzia . I ladri si sono introdotti nell’abitazione di via Gerole, a Sotto il Monte, tra le 18,30 e le 19. Quando Sara è rientrata forse erano ancora lì, ma si sono allontanati frettolosamente portandosi via una scatoletta contenente alcuni gioielli in oro, compresa la fede della mamma, l’unico gioiello che Renata, molto conosciuta in paese dove gestiva un negozio di fiori insieme al marito, aveva sempre indossato. Dal giorno del matrimonio con Vincenzo, il 26 aprile 1969, infatti, non l’aveva più tolta. «L’ha tenuta nel periodo della maturità quando magari era diventata un po’ strettina così come nel periodo della sua malattia, quando le dita erano diventate troppo magre per trattenerla – continua Marzia –. L’aveva il giorno in cui ha stretto tra le braccia per la prima volta me e poi mia sorella Sara; l’indossava quando ci tirava la ciabatta correttiva; l’aveva quando ci toccava la fronte per misurarci la febbre e quando ci teneva la manina per attraversare la strada. L’aveva sempre al dito e lì è rimasta fino al giorno del suo funerale».

Dopo la sua morte, a conservarla era Sara, nata proprio il giorno dell’anniversario di matrimonio dei genitori. Profondamente legate a mamma Renata, portata via da un male incurabile nel 2005 all’età di 58 anni, le due sorelle hanno lanciato un appello affinché la fede possa essere restituita: «Sappiamo che sarà un’impresa ardua – concludono – ma se i ladri sapessero il poco valore commerciale che ha rispetto all’enorme valore affettivo che riveste per noi e soprattutto per mio padre, chissà, magari ce la farebbero trovare chiusa in una busta in qualche cassetta postale del paese. Noi ci proviamo perché, finora, cara Santa Lucia non ci hai mai deluso».

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