«Suo figlio ha avuto un incidente». Dilaga la truffa: anziani in allerta

L’allarme. Numerosi tentativi negli ultimi giorni, anche a Telgate: al telefono una voce chiede soldi per una presunta cauzione. «Invece chiamate il 112»

«Suo figlio ha avuto un brutto incidente, ha ucciso un bambino, servono soldi per la cauzione»: è questa la modalità raggiro che ai danni di anziani. Una truffa che, in questi giorni, si muove via filo e sta creando allerta anche in tutta la nostra provincia, tanto che le Amministrazioni comunali di Costa di Mezzate e Carobbio hanno condiviso appelli sui loro siti istituzionali e sulle pagine Facebook. E così Montello: «I nostri carabinieri del comando di Calcinate ricordano il seguente messaggio: “Non consentire l’accesso in casa a persone che dicono di appartenere a società di servizi o sedicenti appartenenti alle forze di polizia, diffidate da telefonate che avvisano di presunti incidenti stradali di vostri parenti. In caso di dubbio chiamare il 112”».

A Telgate martedì si sono verificati diversi tentativi di truffa. «Quattro o cinque casi sono successi in mezz’ora, martedì, a Telgate – racconta Carlo Pellizzoli, 75 anni, maestro del lavoro, alfiere del consolato di Bergamo –. È successo anche a noi, abbiamo ricevuto la chiamata sul fisso alle 8,45: ha risposto mia moglie e ha avuto un malore non grave dopo quello che le hanno detto. Poi ho preso in mano io la cornetta, era una voce di donna, non italiana. Diceva che nostro figlio aveva avuto un incidente in macchina, un bambino piccolo era rimasto ucciso e di preparare i soldi per la cauzione. Mi ha detto che mio figlio era ferito ad una gamba e alla testa. Volevo raggiungerlo e ho chiesto dove fosse, ma mi hanno detto di andare dai carabinieri di Telgate. Ma non ci sono i carabinieri a Telgate, la stazione è a Grumello. Lì ho capito che era una bufala».

«C’è stato un passaparola qui in paese e ho saputo che è successo anche ad altre persone che conoscono bene»

«C’è stato un passaparola qui in paese e ho saputo che è successo anche ad altre persone che conoscono bene – conclude dispiaciuto –. Hanno tentato di raggirare una donna che negli anni scorsi ha perso il figlio in un incidente in moto. Le hanno detto che la figlia era rimasta coinvolta in un incidente. Per fortuna non era vero, ma fa specie che questa gente non abbia sensibilità e non si fermi proprio davanti a nulla».

E non si fermano le chiamate tanto che anche mercoledì mattina, in città, a piazza Pontida, ci hanno riprovato, ai danni di una coppia di anziani. A dare l’allarme è il figlio che racconta l’accaduto: «I miei genitori hanno ricevuto una telefonata in cui in lacrime una voce diceva di essere mia sorella in stato di arresto per omicidio stradale. In base al discorso, avrebbe infatti investito e ucciso un bambino ed era necessario pagare immediatamente una cauzione per la libertà provvisoria che i carabinieri sarebbero venuti a ritirare direttamente a casa. La telefonata era molto confusa e ha inizialmente creato panico nei miei genitori».

Chiamate in provincia ma anche in città, un tentativo di truffa che da alcuni mesi è diventata molto frequente

Per fortuna non ci sono cascati: «I miei genitori hanno posto alcune domande specifiche per avere conferma dell’identità di chi stava dall’altra parte del telefono e la chiamata si è interrotta. Hanno immediatamente chiamato i carabinieri che hanno raccomandato di non aprire la porta di casa. Domani (oggi, ndr) andremo a formalizzare la denuncia». Sempre ieri un identico tentativo a Celadina.

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