Macchine più intelligenti grazie alla luce

Rendere più intelligentie veloci, grazie alla luce, macchine come assistenti vocali o auto a guida autonoma: è questo l'obiettivo del dispositivo messo a punto nell'Istituto di Tecnologia del Massachussetts (Mit) e descritto sulla rivista Science da Alexander Sludds. Il dispositivo e' in grado di elaborare piu' rapidamente i dati raccolti, trasformandoli in particelle di luce (fotoni), annullando quasi completamente i tempi di risposta.

Capita spesso che, quando si chiedono informazioni utili al proprio assistente domestico smart, passi qualche secondo prima di avere una risposta. Il motivo e' nei tempi di latenza, ossia il tempo necessario perche' l'enorme mole di dati delle nostre parole venga codificata in bit, inviati a dei computer lontani anche migliaia di chilometri che analizzano i dati e poi arrivi la risposta. I dispositivi domestici non sono infatti in grado di elaborare essi stessi i dati, ma sono solamente delle sorte di orecchi che raccolgono le domande e le sottopongono a computer centrali ben piu' potenti.

I passaggi potrebbero ora essere snelliti enormemente grazie al nuovo dispositivo ideato dai ricercatori del Mit, capace di trasformare le informazioni sotto forma di fotoni e processare buona parte dei dati direttamente nel punto di raccolta, ossia nelle nostre case. Un 'ricetrasmettitore intelligente', come lo hanno definito gli stessi ideatori, che eliminerebbe quasi completamente il ritardo dovuto all'invio dei dati verso i computer centrali. Usando il nuovo dispositivo viaggerebbero nella rete molte meno informazioni perche' una parte importante delle elaborazioni sarebbe gia' state fatte. Un'innovazione che dovra' essere ulteriormente migliorata e miniaturizzata, attualmente e' della grandezza di una scatola di scarpe, ma che gia' promette di migliorare moltissimo settori come gli assistenti vocali o le auto a guida autonoma.

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