Un bergamasco ricorda Valeria
«Dolce baby-sitter del mio bimbo»

Non la conoscevano per gli studi o per le sue attività all’interno di Emergency, la conoscevano per i piccoli gesti della quotidianità. Matteo Ghisalberti (di Zogno, ma vive a Parigi da otto anni) e la sua famiglia conoscevano bene Valeria Solesin, la ragazza uccisa al Bataclan.

«L’abbiamo conosciuta due anni fa, per caso – racconta –. Eravamo per strada e abbiamo sentire due ragazzi parlare in italiano: erano lei e il fidanzato. Ci hanno ispirato subito fiducia, avevano due visi puliti. Lui si era appena laureato e l’aveva raggiunta in città. Cercava lavoro».

L’intesa tra Ghisalberti e i due fidanzati è immediata, tanto che i due diventano i baby-sitter del figlio di Matteo. «Li abbiamo visti insieme l’ultima volta a fine settembre – continua –. Valeria era una persona estremamente solare e disponibile, viva, curiosa, intelligente, puntuale e corretta. Ha dato tanta serenità al nostro bambino. Ci fidavamo, e infatti le avevamo affidato la persona più importante della nostra vita».

Venerdì, quando le prime notizie sulle stragi sono uscite sui media, il pensiero della famiglia Ghisalberti è andato immediatamente alla coppia di fidanzati. «Sapevamo che abitavano in quella zona – conclude –. Abbiamo pensato subito di mandar loro un messaggio per sentire dove si trovavano, ma mai avremmo pensato che potessero essere tra le persone colpite. Con Valeria ci hanno portato via una parte di serenità, come se fossero entrati direttamente in casa e avessero portato via qualcosa che ci stava a cuore».

Resta da chiarire ora la dinamica della morte della studentessa, si attende quindi l’esito dell’autopsia sul corpo della giovane. Il console generale d’Italia a Parigi, Andrea Cavallari, ha detto che finora «non risulta che l’esame sia stato effettuato». Solo dopo questo adempimento le autorità francesi potranno dare il nulla osta alla consegna della salma ai familiari di Valeria, che dovrebbero raggiungere Parigi nella giornata di martedì.

Nel frattempo il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha invitato a Montecitorio per il prossimo 25 novembre i genitori della ragazza. Nell’esprimere «vicinanza e solidarietà» all’intera famiglia, Laura Boldrini ha anticipato a Lucia Milani, la madre della giovane raggiunta telefonicamente, l’intenzione di dedicare a Valeria la giornata del 25 novembre, celebrata alla Camera con un convegno sull’occupazione femminile, uno dei temi si quali erano dedicati gli studi della ragazza alla Sorbona.

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