L'ospitalità di Villach
sci e benessere

Un buon motivo per sciropparsi più di 450 chilometri e raggiungere Villach, in Austria? Ce n'è più di uno e vi raccontiamo perché. Ma il primo, indipendentemente dagli itinerari, sta nel senso di ospitalità dei carinziani. Una cultura del turismo che si rinnova, sempre al passo con i tempi e furba finché si vuole ma di soddisfazione per chi la incontra: là non ti accolgono, ti coccolano. E parlano tutti l'italiano.

L'offerta è completa, dall'autunno all'estate. Noi in quattro giorni abbiamo gustato una sorta di piatto unico con diversi assaggi: una rapida visita della città (importante snodo ferroviario e stradale tra Austria, Italia e Slovenia, e con 59 mila abitanti è il secondo centro della Carinzia dopo Klagenfurt), soffermandoci ai mercatini di Natale e alla pista di pattinaggio sul ghiaccio allestita nella piazza del municipio; una mattina in montagna all'agriturismo Palzerhof di Arriach per preparare biscottini e addobbi natalizi; un pomeriggio alle terme fuori porta; un'altra mezza giornata a sciare sul panettone dell'Alpe Gerlitzen e poi shopping in centro (fermandoci alla pasticceria Reiner dove salta ogni freno inibitorio per la perdizione della gola) e, sempre, ottima cucina a pranzo e cena. Non è tutto, perché il menu annuale di Villach e dintorni propone anche molto sport, escursionismo e relax a contatto con la natura: la Carinzia conta 1270 laghi, un'enormità.

I più importanti sono navigabili e attrezzati per la balneazione. E, se vi piace pedalare, da queste parti corre la pista ciclabile che sale dall'Alto Adige per duecento chilometri. La Carinzia è la regione più soleggiata dell'Austria. E la più festaiola. La scultura bronzea del Giullare in piazza San Nicola -¬ sulla sponda nord della Drava (il fiume che taglia in due la città) e vicino all'Holiday Inn, l'hotel a 4 stelle dove abbiamo soggiornato – ci ricorda che Villach è la capitale austriaca del Carnevale. Ma guai a perderci nei rivoli del nostro reportage.

La stagione fredda impone una priorità, la vacanza sulla neve. Weekend lungo o settimana bianca, l'Alpe Gerlitzen (a 1911 metri di altitudine) vanta il marchio di qualità Welcome Beginners perché è adatta alle famiglie e ai principianti. Pendii dolci (tipo Quarta Baita di Foppolo, massimo Montebello), piste larghe e ben preparate (le abbiamo collaudate senza brutte sorprese in mezzo a un nebbione infame), funivie ad accesso facilitato e fino a otto posti, maestri bravi per i bambini. Sessanta chilometri parte dei quali suddivisi in tredici piste a formare un circuito “a margherita” chiamato Stella Ronda: percorrendolo in senso antiorario si scia tutta la giornata con il sole in faccia, per la gioia di chi non rinuncia alla tintarella.

Chi vuole può partecipare allo Stella Ronda Challenge: basta registrare il proprio tempo di percorrenza del circuito e a fine stagione chi si sarà avvicinato di più al tempo segreto che è stato depositato da un notaio vincerà un'automobile. Una gara di regolarità, non di velocità. Per le dimostrazioni di abilità – e qui non parliamo più di principianti – nella parte alta del comprensorio sono state ricavate la Freeride Area e il Freestyle Park:gli amanti del freestyle hanno tutto il pane che cercano per i propri denti. Invece i più narcisisti possono darsi appuntamento sulla vetta del Gerlitzen al fotopoint: la foto scattata con gli amici si potrà scaricare la sera dal sito www.gerlitzen.com, lo stesso dove consultare l'analisi della propria giornata sciistica.Basta inserire il numero del proprio skipass e automaticamente compariranno i dati sugli impianti di risalita utilizzati, quante volte, quale dislivello è stato superato, quanti chilometri percorsi sulla neve e sulle seggiovie, con il diagramma dei tempi. La nostra vanità è così servita.

E se non è Gerlitzen, andate a Dreiländereck (1506 metri), un angolo sciistico all'incrocio di Austria, Italia e Slovenia. Per la velocità, lo scialpinismo e lo slittino rotta sul monte Verditz. O sul monte Dobratsch, che è anche il regno dei fondisti e degli escursionisti: parcheggio a quota 1732, rifugio Gipfelhaus a 2176, segnalato per romantici matrimoni sportivi (vicino sorgono due chiesette dedicate alla Madonna ma, perdonateci, qui è il caso di dire che gli austriaci ne sanno una più del diavolo). Ora date un'occhiata ai nostri link, perché c'è da sognare con il nuovo avveniristico centro dedicato al fitness, al benessere e al divertimento. E c'è da mangiare con le ricette dei dolci di Natale. Lasciatevi andare.

Per informazioni in italiano scrivere a [email protected] o consultare www.region-villach.at

Andrea Benigni

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