Cesvi

Quando fare testamento
diventa un atto di solidarietà

Anche un piccolo gesto ha un enorme valore e può contribuire a migliorare la vita di bambini di tutto il mondo: cosa sono i lasciti solidali e perché sono così importanti per organizzazioni umanitarie come il Cesvi

Anche Alessandro Manzoni incluse nel suo testamento il suo servitore. E Giuseppe Verdi, in mancanza di eredi diretti, lasciò il suo patrimonio ad asili e istituti per ciechi, sordomuti e rachitici. In tempi più recenti, l’attore Robin Williams ha deciso di destinare in beneficenza i propri diritti d’immagine. Ma non bisogna essere per forza scrittori, compositori o star di hollywood per compiere un gesto d’amore verso il prossimo. Sono sempre di più, infatti, gli italiani che decidono donare, anche piccole somme, con i propri testamenti. Sono i cosiddetti lasciti solidali che, silenziosamente, arrivano da persone comuni e che danno forza al lavoro di organizzazioni come il Cesvi impegnate nelle più importanti cause umanitarie e sociali in Italia e nel mondo.

Gli italiani e i lasciti testamentari

La propensione degli italiani verso il testamento e il lascito solidale è ormai un dato di fatto. A rivelarlo in occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale (13 settembre) è l’ultima ricerca su «Gli italiani e la solidarietà dopo il Coronavirus» condotta nell’ultima settimana di giugno 2020 da Walden Labper Comitato Testamento Solidale, coordinamento di 22 tra le più importanti organizzazioni attive in Italia nel Terzo Settore. L’indagine, (un campione di 1000 casi rappresentativo di 40 milioni di italiani di età compresa tra i 25 e i 75 anni) mostra che tra gli over 50, l’11% dichiara di aver pensato a un lascito solidale in seguito all’emergenza Covid-19. E c’è un’altra buona notizia: da una stima elaborata dall'Osservatorio Fondazione Cariplo, la propensione degli italiani verso il lascito solidale continuerà a salire nei prossimi anni.

Non servono ingenti patrimoni per lasciare grandi eredità

Fare testamento è quindi un atto di responsabilità che permette di disporre al meglio del proprio patrimonio, piccolo o grande che sia. Ogni patrimonio, infatti, possiede una quota che si può liberamente destinare a favore, per esempio, di persone care altrimenti escluse dall’eredità, oppure di una organizzazione umanitaria come il Cesvi. Bastano carta, penna e la propria firma per decidere di continuare ad aiutare i bambini, le donne e le famiglie che ancora soffrono per malattia, fame e guerre. Un trend che è chiaro segno della crescente fiducia delle persone nei confronti del Cesvi: «Inserire un lascito per il Cesvi nelle ultime volontà, significa aiutarci a continuare ad operare nelle aree del mondo segnate dall’estrema povertà, dove i bambini sono le prime vittime della fame e dell’abbandono – ricorda Gloria Zavatta, presidente Cesvi (www.cesvi.org), onlus bergamasca che da 35 anni interviene in contesti di emergenza in Italia e nel mondo e che negli ultimi mesi è stata anche in prima linea con progetti di contrasto al Coronavirus, in particolare sostenendo gli ospedali di Bergamo e supportando gli anziani soli di Bergamo e Milano -. I fondi raccolti con i lasciti testamentari ci permettono di lottare per un mondo senza guerre e ingiustizie, dove tutti i bambini possano andare a scuola e ogni mamma si possa prendere cura dei suoi figli».

Scopri la storia e i sogni di…

Vittorio, Rosangela, Mariangela e Lorenzo: quali erano i loro sogni da piccoli, cosa sognano i bambini di oggi, cosa li lega a Cesvi. «Sarai la forza dei sogni di migliaia di bambini» è stato il messaggio di una recente campagna sui lasciti testamentari di Cesvi onlus, ideata con l’obiettivo di far comprendere che il testamento è il modo migliore per dare forza ai sogni dei bambini, soprattutto di quelli meno fortunati. Nel video Vittorio, Rosangela, Mariangela e Lorenzo raccontano quali erano i loro sogni e, soprattutto, i motivi che li hanno portati a sostenere i sogni dei bambini che Cesvi aiuta da 35 anni. Storie di solidarietà e amore, proprio come quella di Rodolfo, un simpatico signore dai capelli bianchi, papà e nonno di 4 splendidi nipotini, che ha conosciuto Cesvi in un viaggio in Zimbabwe. Quell’incontro così toccante con i bambini della Casa del Sorriso di Harare, Rodolfo non l’hai mai dimenticato tanto da lasciare impresso nel suo testamento l’amore verso di loro: «Nella mia vita - scrive Rodolfo - non ho accumulato tante ricchezze materiali, ma sono soddisfatto di quanto ho costruito e di quanto la vita mi ha dato. I piccoli ospiti della Casa del Sorriso di Harare meritano una vita più serena. Io, nel mio piccolo, voglio contribuire a rendere la loro esistenza migliore di quanto sia stata sin ora».


Erede e legatario: un po’ di chiarezza

Ma che differenza c’è tra eredi e legatari? I primi sono persone (o enti) che succedono all’intero patrimonio o ad una parte di esso, e ne acquisiscono sia attività che passività (beni, denari, ma anche debiti). Il legatario è la persona o l’ente che acquisisce soltanto il bene o il denaro che il testatore gli ha disposto; ad esempio una somma di denaro, un gioiello o un immobile. La necessità di tutelare la famiglia da un lato e di rispettare la libertà di ciascuno dall’altro ha portato la legislazione italiana a dividere idealmente il patrimonio in due parti. La legge infatti tutela i parenti stretti ai quali destina una parte del patrimonio, la cosiddetta «quota di riserva», mentre al testatore spetta la «quota disponibile», di cui egli potrà disporre liberamente secondo la propria volontà. In mancanza di eredi legittimari, invece, il testatore potrà destinare l’intero patrimonio secondo la propria volontà, senza alcun vincolo.

Lo sapevi che…

• In assenza di testamento e di eredi l’intero patrimonio del defunto passa automaticamente allo Stato
• Tutti i testamenti possono essere modificati oppure revocati in ogni momento della vita
• La legge non consente il testamento orale
• Il testatore può, se lo desidera, nominare un esecutore testamentario, ovvero una persona di fiducia incaricata di curare e verificare che le disposizioni testamentarie vengano effettivamente eseguite
• I familiari stretti sono tutelati dalla legge che garantisce a loro una quota di eredità legittima o «riserva». La quota disponibile è quella che si può destinare liberamente a una causa benefica
• L’eredità viene devoluta allo Stato se non hai parenti entro il sesto grado
• Un testamento ad enti benefici è fiscalmente deducibile