Engim: alleanza con aziende innovative
per istruzione e formazione superiore

L’ente accreditato da Regione Lombardia promuove nuove sinergie tra mondo della scuola e del lavoro. Con aziende del calibro di Aruba, Experim e Easytech e in collaborazione con Confindustria parte la seconda edizione del corso di studi per Junior System Administrator.

Un’alleanza tra scuola e lavoro per creare innovativi processi di formazione. Percorsi didattici capaci di fornire ai ragazzi tutti gli strumenti per “imparare a imparare”, per sviluppare competenze trasversali e relazionali, non soltanto tecniche. La risposta alle nuove esigenze del mercato del lavoro sta nella rete, nella creazione di un ecosistema in cui aziende ed enti formativi dialogano e costruiscono nuovi percorsi di studio, anticipando le necessità dei lavori del domani.

Ne è dimostrazione il percorso IFTS-Istruzione e formazione tecnica superiore per Junior System Administrator di Engim Lombardia, ente accreditato da Regione Lombardia per i servizi IFP-Istruzione e Formazione Professionale. Alla sua seconda edizione e messo a punto con l’obiettivo di formare specialisti in sicurezza delle reti e dei sistemi informatici, è il risultato di una progettazione corale con aziende del calibro di Aruba, Experim e Easytech, in collaborazione con Confindustria, Itis Marconi di Dalmine e l’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Bergamo, oltre che con Adapt, Università di Bergamo, Università di Brescia, iSchool e altre imprese del territorio bergamasco.

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Un network che rivoluzionerà la formazione

Questo network tra mondo del lavoro e della formazione è la testimonianza che “Il Futuro si programma oggi”, come è emerso nella tavola rotonda organizzata nella sede di Confindustria Bergamo e promossa da Engim Lombardia per stimolare un’ulteriore riflessione: “Vogliamo essere portavoce di un cambiamento epocale nella formazione – sottolinea Giuseppe Cavallaro, direttore di Engim Lombardia finora l’offerta era basata su corsi di studi preimpostati tra i quali lo studente si trovava a scegliere. Oggi questo paradigma viene invertito: aziende ed enti formativi dialogano ancor prima, creando percorsi capaci di assicurare un beneficio per imprese e giovani: le aziende potranno contare su nuove leve competenti, gli studenti avranno la certezza di avere maturato le soft skills richieste dalle imprese”.

Scuola, aziende e associazioni di impresa, aggiunge ancora il direttore di Engim Lombardia, ente che fa formazione da più di un secolo, “investono per fare sistema e tracciare nuove linee nel futuro del mondo lavorativo post diploma. Progettualità, etica e concretezza sono le basi su cui si fondano grandi aziende, ma soprattutto associazioni come Confindustria, realtà capace di leggere con attenzione il mercato e di trasformarsi in vera generatrice di innovazione”.

Imprese alla ricerca di giovani talenti nel campo dell’Information Technology

I percorsi IFTS giocano un ruolo cruciale in un territorio in cui emerge una forte domanda di talenti: “Bergamo è una provincia ricca, a forte vocazione manifatturiera, ma con una forte presenza di aziende nel campo dell’Information Technology – evidenzia Davide Corna, membro del direttivo Gruppo Sit-Servizi innovativi tecnologici di Confindustria Bergamo. In questo momento i posti di lavoro disponibili superano le risorse. Iniziative duali, come il corso per Tecnico Junior System Administrators, permettono creare il perfetto incontro tra domanda e offerta di lavoro”.

Nella Bergamasca il tasso di occupazione dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni è 22%: “Più alto rispetto al 18% della media italiana, ma lontano dal 42% della media Ocse – sottolinea Matteo Colombo di Adapt-Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle Relazioni industriali - Il 40% dei profili tecnici è di difficile reperimento. Per creare il match è necessario investire in percorsi come questo IFTS che genera apprendimento trasformativo, per saper affrontare i rapidi cambiamenti lavorativi”.

Lo conferma Maurizio Chiappa, dirigente dell’Itis Marconi di Dalmine: L’obiettivo è di formare i ragazzi alla cultura del cambiamento. Con questo percorso IFTS, la rete di attori sta lavorando insieme per sviluppare competenze utili a tutti, compresi i docenti stessi”.

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Competenze tecniche e soft skills trasversali per l’assunzione dei giovani talenti

Le aziende sono protagoniste attive e promotrici dei processi di cambiamento, partner nell’ideazione e nello svolgimento della didattica. Aruba, prima società in Italia per i servizi IT e con un data center in provincia di Bergamo, ha dato un contributo significativo nel percorso IFTS di Engim:La trasformazione digitale che aziende come la nostra stanno vivendo si scontra con la ricerca di competenze che ancora non sono presenti sul mercato - sottolinea Andrea Lugo, Human resources management di Aruba - Nel territorio bergamasco dove ci occupiamo di gestione, manutenzione e conservazione sicura del dato è fondamentale non solo rafforzare la preparazione tecnica, ma anche stimolare un change management. Le competenze vanno costruite fin dalle scuole con percorsi IFTS come quello di Engim”.

Anche Experim, società di consulenza informatica, crede nel progetto formativo di Engim: “Ci vogliamo porre sul mercato come incubatori di talenti e di professionisti di domani – afferma Lisa Vavassori, Human resources management Experim Abbiamo voluto mettere a punto percorsi formativi ad hoc, investendo non solo verticalmente sulla figura professionale, ma anche sulle soft skills che risulteranno fondamentali per trovare la sincronia tra le aziende e gli enti professionali”.

Le aziende investono nella formazione, ma anche per diventare sempre più attrattive: “In passato erano i ragazzi che cercavano le imprese, ora è l’inverso – spiega Fabio Finazzi, Ceo di Easytech – Grazie al percorso IFTS offriamo nuove competenze, in modo che il giovane possa sentirsi più adeguato in azienda, potrà crescere e aiutare l’impresa a crescere”.

Il progetto IFTS è l’esempio virtuoso di un’alleanza tra mondi in passato distanti: “Questo tavolo è capace di mettere al centro le grandi dimensioni del lavoro, non esiste lavoro che non sia con qualcuno e per qualcuno – evidenzia Don Cristiano Re dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Bergamo - stiamo sperimentando un’alleanza per il lavoro e per i giovani”.