La pelle degli scettici

Guarda un po’. Sembra proprio che, in Cina, le autorità abbiano arrestato 200 persone e provveduto a licenziare o degradare 357 funzionari pubblici in seguito allo scandalo dell’importazione e della vendita illegale di vaccini. Secondo quanto riferisce la stampa internazionale, un’enorme quantità di vaccini è stata importata in Cina negli ultimi anni allo scopo di essere venduta privatamente. Grandi profitti per i contrabbandieri di fialette i quali, come spesso accade, hanno risposto a una domanda rimasta insoddisfatta per vie legali.

Sempre secondo la stampa, i vaccini non erano affatto tarocchi, ma regolarmente prodotti da case farmaceutiche autorizzate. Il timore non riguarda la qualità dei medicinali ma il loro stato di conservazione: molti vaccini sono stati distribuiti a data di scadenza imminente; inoltre, non è stato possibile provare che durante il trasporto e la distribuzione siano stati mantenuti gli standard di igiene e temperatura necessari.

La Cina ha dunque qualche ragione per procedere con mano pesante contro i contrabbandieri di vaccini ma, per noi, la questione è un’altra. Mentre nel privilegiato e intellettualmente confuso Occidente avanza una corrente di «pensiero» che, nonostante l’assenza assoluta di prove e, anzi, con piena evidenza del contrario, attribuisce ai vaccini pericolosi effetti collaterali (ancora una volta: è questa tesi a essere sbagliata e pericolosa), in Paesi in cui ancora la sanità pubblica lotta per affermarsi la gente chiede di essere vaccinata perché, sulla sua pelle, conosce i rischi che derivano dall’assenza di tale profilassi. Il tutto prova, secondo me, che certe tesi bizzarre proliferano tra coloro che possono permettersi di incubarle, certi, nel subconscio almeno, che il «terribile» sistema in cui vivono, pullulante di avidi figuri che negano per interesse la pericolosità dei vaccini (e anche la scientificità dell’oroscopo), riuscirebbe, se le cose si mettono male, a dare una chance di sopravvivenza anche alla loro pellaccia di scettici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA