Non votate per Coso

Può sembrare che, da noi, il livello della contesa politica sia parecchio esasperato, i fossati - o si dice “steccati? - ideologici siano ancora ben tracciati e che, infine, la testardaggine dei contendenti nel rimanere a tutti i costi sulle loro posizioni sia comprovata, ma va sottolineato come, all’estero, c’è - meglio, c’era - qualcuno capace di andar perfino oltre.

Parliamo di Jeffrey Cohen, medico chiropratico di Pittsburgh, in Pennsylvania, il quale, davanti alla morte, non ha visto una buona ragione per ammorbidire almeno un poco la sua linea politica e, anzi, ha fatto il possibile per poterla riaffermare anche dopo il trapasso.

Come? Semplice, si è assicurato che parenti e amici provvedessero a pubblicare, il giorno dopo la sua Grande Partenza, un annuncio funebre nel quale figurasse la frase: «Niente fiori, ma per favore non votate per Donald Trump». Un’indicazione elettorale molto accurata e fatta circolare in modo tale che i cari del povero Jeffrey difficilmente avranno cuore di disattenderla. Per parafrasare Guareschi: «Nella cabina, dall’Alaska al Texas, Jeffrey ti vede, Donald no».

Bisogna ammirare, in qualche modo, la tenacia di Jeffrey e il suo voler incidere, sia pur modestamente, nella politica anche dall’aldilà, dove questioni come il doppio turno alla francese e la proporzionale secca (o era la «cedola»?) si ipotizza abbiano un’importanza relativa. Occorre anche dire che, entrando nell’altro mondo, il medico di Pittsburgh ha fatto in modo di far sapere a tutti come la pensava in questo, prendendo a prestito un modello, per lui, perfettamente negativo.

Mi chiedo chi potrei citare nel mio stesso necrologio, come candidato da non votare per nessun motivo e per nessun motivo appoggiare. Le possibilità di scelta non mancano ma, una volta deciso, per estremo spregio e intimo divertimento potrei concepire l’annuncio fingendo di non ricordare il nome: «E soprattutto, mi raccomando, non votate per quello là, avete capito: Coso, come si chiama...».

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