Sarnico abbatte le palme:
addio al lungolago esotico

Sarnico dice addio al lungolago esotico. Le palme piantumate a un passo dal Sebino - infatti - non si sono adattate al clima lacustre. Risultato: le piante non hanno attecchito e pertanto questa mattina è iniziata la triste operazione dell'abbattimento di tutti gli esemplari di Phoenix Dactilifera. Tempo addietro l'assessore al Turismo Alberto Marini aveva confermato per per i primi tre anni gli esemplari avrebbero sofferto di di stress da attecchimento, ma si era anche detto ottimista sull'esito finale. A questo proposito, l'esperto Pietro Pavone, docente di botanica aveva ricordato che le Phoenix Dactilifera sono palme da datteri il cui habitat ideale è tra l'Africa settentrionale e il Medio Oriente, ma aveva aggiunto che al Nord Italia si possono adattare, anche se non mancano i rischi.

Alte 12 metri, nate in Egitto e cresciute nel Sud della Spagna, le palme erano state posizionate per volontà dell'amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Franco Dometti fra il 2007 e il 2008 sulla passeggiata.

L'assessore Marini ha sempre difeso questa scelta: «La strada è molto trafficata e servivano piante che non invadessero la provinciale. Infine l'aspetto economico: le palme hanno costi simili a qualsiasi altra tipologia di pianta, anche meno esotica». Critiche le minoranze a partire da Giorgio Bertazzoli, capogruppo della lista civica «Padani per Sarnico».

Dopo le iniziali perplessità, residenti e i turisti si sono mostrati assai interessati al nuovo panorama del lungolago, apprezzando l'abbellimento dello sky line cittadino con questo tocco esotico. Purtroppo però le piante non hanno attecchito e stamattina erano in tanti - curiosi e non - ad assistere all'abbattimento delle palme.


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