Le 107 famiglie del condominio Galileo
lanciano l'allarme «microcriminalità»

Il geometra Emanuele Finco, amministratore pro-tempore del supercondominio Galileo di via Berizzi (zona ex Magrini) a Bergamo, ha inviato in redazione una lettera, a nome delle 107 famiglie residenti nel complesso, che è stata inviata al sindaco, al questore, al prefetto, all'assessore alla Sicurezza, al comandante della polizia locale e ai carabinieri di Bergamo nella quale si sottolinea il crescere della microcriminalità nell'area e si chiedono più controlli e una maggiore decisione nel contrastare il fenomeno dei senzatetto e dei tossicodipendenti che gravitano nel vicino spazio verde pubblico.

L'amministratore ha evidenziato la paura di molti residenti nel rientrare a casa la sera o nel far giocare i bambini in un'area dove c'è gente che spaccia, si droga e bivacca. Il problema è esteso sia dal lato di via Berizzi, sia su via Magrini. Sempre Finco ha rilevato che il problema è stato già sollecitato alle forze dell'ordine, ma la risposta è stata che problemi di personale non consentono un adeguato controllo del territorio.

Nella lettera ci si domanda che senso abbia realizzare spazi aperti e aree verdi se poi i cittadini devono barricarsi in casa. Visto che, quando sarà completo, il supercondominio conterà circa 220 famiglie, l'amministratore chiede soluzioni urgenti, propone eventualmente telecamere comunali per sorvegliare la zona ed è disponibile con un incontro con l'assessore Invernizzi e i rappresentanti delle forze dell'ordine.


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