Bratto: Festival scacchistico ok
Brunello diventa Grande maestro

Gli scacchi sono, in Russia, qualcosa in più di un passatempo molto diffuso. Si tratta infatti di una sorta di sport nazionale, là dove i ritmi più lenti della vita ben si confanno alle doti di ogni scacchista che si rispetti: pazienza e concentrazione. Nulla di strano dunque se il podio dell'open di Bratto, uno dei più importanti tornei scacchistici internazionali, è sovietico per due terzi e polacco per la restante parte.

Sul gradino più alto della sezione A (quella riservata ai migliori giocatori internazionali) è infatti salito il campione russo Vladimir Burkamin, che si è lasciato alle spalle il connazionale Konstantin Landa. Il terzo posto è andato al polacco Marcin Dziuba, come a dire non è Russia ma poco ci manca. Il verdetto è arrivato dopo che i 260 partecipanti si sono sfidati disputando più di mille partite, ognuna delle quali seguita da una piccola folla di curiosi e appassionati.

«È stato un torneo bellissimo - ha commentato durante le premiazioni l'organizzatore Alessandro Crimi -, forse il migliore degli ultimi anni, e questo è dovuto soprattutto alle tante persone che hanno lavorato perché tutto andasse per il meglio, nonché all'altissimo livello tecnico dei partecipanti in gara».

Per verificarlo è sufficiente scorrere la classifica finale, che vede al 12° posto Artur Kogan (capitano della nazionale azzurra alle Olimpiadi del prossimo settembre) e al sesto Misho Cebalo, già campione del mondo della categoria «Over 60» e che da 13 anni partecipa ininterrottamente al campionato castionese. Anche il veterano degli scacchi ha giudicato l'edizione 2010 come «la più competitiva di sempre, soprattutto grazie alla presenza di 16 Grandi maestri provenienti da mezzo mondo».

Proprio durante il torneo, però, i Grandi maestri in gara sono diventati 17, grazie alla promozione del portabandiera bergamasco Sabino Brunello. Durante il torneo, infatti, l'ex enfant prodige di Rogno ha ottenuto i punti necessari per entrare nel novero dei Grandi maestri, che in Italia si contano sulle dita di una mano.

«Sono contentissimo - ha detto Brunello, al settimo cielo -, è un riconoscimento che inseguivo da tempo e averlo conquistato poco distante da casa è una soddisfazione ancora maggiore». Gli organizzatori hanno incassato il plauso anche della Federazione scacchistica italiana, rappresentata da Fabrizio Ranieri, e dell'amministrazione comunale di Castione, presente con il vicesindaco Tiziano Tomasoni e gli assessori Giorgio Tomasoni e Barbara Ferrari, rispettivamente delegati al turismo e allo sport.

Il vicesindaco - che aveva dato il via alla manifestazione con la prima mossa della partita inaugurale - si è detto «molto felice per la buona riuscita dell'edizione e ha rinnovato il sostegno dell'amministrazione a un torneo che si svolge da 30 anni a Castione e che fa proprio della tradizione il suo punto di forza». Gli altri titoli in palio sono andati a Giacomo Guidi (vincitore della sezione B), Alessandro Bonafede (categoria Under 20) e Mariagrazia De Rosa, che si è aggiudicata il campionato femminile.
 Nicola Tomasoni

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