Treviglio rifà il porfido
della via dei duecento tombini

Via Cavallotti a Treviglio è una strada senza pace. Per sedici mesi sottoposta a un certosino restyling è ora nuovamente destinata a essere stravolta per il rifacimento della recente pavimentazione in porfido, che non ha superato il necessario collaudo.

Via Cavallotti a Treviglio è una strada senza pace. Per sedici mesi sottoposta a un certosino restyling è ora nuovamente destinata a essere stravolta per il rifacimento della recente pavimentazione in porfido, che non ha superato il necessario collaudo. Troppe le ondulazioni che lungo i trecento metri della via penalizzano l'aspetto estetico ma soprattutto la percorrenza dei veicoli, costretti, nonostante l'andatura contenuta, a pericolosi sobbalzi. Per mettere riparo a un lavoro durato dall'ottobre 2008 al gennaio 2010, e contestato dal Comune alla ditta appaltatrice, si doveva attendere il collaudo che impietosamente ha evidenziato alcune pecche nel contesto dell'intervento stradale.

Lunedì sera, durante la seduta consiliare è stata approvata una variazione di bilancio che riguarda proprio via Felice Cavallotti: sostanzialmente vengono messi a disposizione dell'amministrazione fondi per il rifacimento della pavimentazione, la centratura dei tombini e quindi l'eliminazione dell'effetto dosso.


La rimozione dei trecento metri di porfido (tempo permettendo) e la ricollocazione di quelli nuovi e più livellati, dovrebbero avvenire in tempi e nei modi più celeri. Via Cavallotti è diventata famosa anche per l'assurda presenza di quasi duecento tombini.

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