Disgelo tra Santa Sede e Vietnam
Mons. Girelli rappresentante pontificio

«Un passo ulteriore e significativo nel processo di avvicinamento fra Vietnam e Santa Sede»: così monsignor Leopoldo Girelli interpreta la nomina, ufficializzata giovedì 13 gennaio, da parte di Papa Benedetto XVI, a rappresentante pontificio non residente per il Vietnam.

«Un passo ulteriore e significativo nel processo di avvicinamento fra Vietnam e Santa Sede»: così monsignor Leopoldo Girelli interpreta la nomina, ufficializzata giovedì 13 gennaio, da parte di Papa Benedetto XVI, a rappresentante pontificio non residente per il Vietnam.

Da quattro anni e mezzo nunzio apostolico in Indonesia e a Timor Est, il bergamasco, originario di Predore, è ora nunzio apostolico a Singapore e delegato apostolico in Malaysia e in Brunei oltre che rappresentante pontificio non residente per il Vietnam dopo oltre 35 anni di interruzione delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede.

Sarà monsignor Antonio Guido Filippazzi a sostituirlo come nunzio in Indonesia mentre monsignor Edgar Pena Parra è stato nominato nunzio in Pakistan. Le destinazioni dei due nunzi però non sono state ancora ufficializzate in attesa del gradimento dei due governi.

Come accoglie la notizia del delicato compito diplomatico in Vietnam affidato da Papa Benedetto XVI? «Accolgo la notizia della mia nomina con serenità, gioia e gratitudine, come un atto di fiducia da parte del Santo Padre che mi vuole suo rappresentante nella comunità cattolica in Vietnam. Il mio incarico è un segno della sua costante cura pastorale nei riguardi dei fedeli che hanno vissuto difficili vicende storiche, e sarà mio dovere di esprimere con le mie visite ai cattolici in Vietnam la sua sollecitudine».

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