Cassaintegrati negli uffici giudiziari
Inseriti solo otto lavoratori

L'obiettivo era «realizzare 40 interventi di politica attiva, con la doppia finalità di collaborare alla soluzione degli arretrati giacenti negli uffici giudiziari e motivare nuove esperienze per i lavoratori colpiti dalla crisi». A fine 2010, però, sono stati solo otto gli inserimenti attuati.

L'obiettivo della delibera della Giunta provinciale del maggio scorso era: «Realizzare 40 interventi di politica attiva, con la doppia finalità di collaborare alla soluzione degli arretrati giacenti negli uffici giudiziari e motivare nuove esperienze per i lavoratori colpiti dalla crisi». A fine 2010, però, sono stati solo otto gli inserimenti attuati, cinque in Tribunale e tre in Procura, durati quattro mesi e conclusisi il dicembre scorso. L'esecutivo di via Tasso ha recentemente deciso la proroga fino al 31 marzo per quattro degli otto cassaintegrati coinvolti.

L'azione di «training on the job» (ovvero di formazione sul campo) negli uffici giudiziari di Bergamo era rivolta ai lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria, sospesi a zero ore, per impieghi paraimpiegatizi a supporto delle attività di cancelleria. A titolo di rimborso è stato attribuito un corrispettivo economico forfettario di 230 euro mensili a lavoratore, per sei ore al giorno e per cinque giorni settimanali. La Provincia aveva stanziato sui fondi del Programma di reimpiego 73.600 euro, di cui a oggi, quindi, ne risultano impegnati solo 6.980. Soldi «girati» agli enti formatori accreditati (Abf, Azienda bergamasca formazione, e Custodia, intermediari tra Provincia e uffici giudiziari), cui spetta liquidarli ai lavoratori, dietro presentazione di fattura.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 22 gennaio

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