Bit: Bergamo è in vetrina
Lo Strachitunt un'imitazione

A Fieramilano si è aperta la Bit, in programma fino a domenica. Presente anche Bergamo. Tra i prodotti tipici lo Strachitund («d» finale), che però è il nostro Strachitunt della Val Taleggio. È soltanto un'imitazione.

Stand della Regione Lombardia alla Borsa internazionale del turismo di Milano (Bit), la più importante vetrina nazionale del settore: al centro ci sta un tavolo, imbandito con prodotti della terra lombarda, vini, formaggi, salumi. Si va alla ricerca di quelli orobici: ecco il vino di Scanzo, le bottiglie di acqua San Pellegrino e, tra i formaggi, in bella mostra, una forma tagliata - e assaggini a fianco - con cartoncino Strachitund («d» finale).

Ahimè quel formaggio non è il nostro Strachitunt della Val Taleggio, eccellenza dei prodotti tipici bergamaschi, proprio da domani con marchio Dop per l'Italia (a 30 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale). Chiediamo all'incolpevole cameriere la provenienza del formaggio. E, un po' titubante, ci risponde «tra Bergamo e Brescia». Come promozione dei «formai» e del gusto made in Bergamo non è proprio il massimo.

«Una scelta assurda - commenta il presidente del Consorzio tutela Strachitunt Alvaro Ravasio - e un brutto messaggio per il consumatore. Ma anche per gli stessi funzionari e assessori regionali con cui per anni abbiamo combattuto la battaglia per avere la Dop. Bisognerebbe capire chi ha gestito questo tipo di promozione».

Giovedì, dunque, a Fieramilano, si è aperta la Bit, in programma fino a domenica. Presente anche Bergamo, un tavolo di pochi metri, come tutte le altre Province all'interno dello stand lombardo. Ci sono la Valle Imagna (Comunità montana, Ecomuseo e Ecoturismo), la Comunità montana dei Laghi bergamaschi e lo Iat (ufficio Informazione e accoglienza turistico), lo Iat di Martinengo e comprensorio, il Consorzio Cooraltur di Castione, Promoserio, Promoisola, Bremboski per l'alta Valle Brembana, l'associazione di Bed & Breakfast e dimore storiche e l'agenzia di consulenze turistiche «Dolce vita» di Boltiere.

Leggi di più su L'Eco di venerdì 18 febbraio


© RIPRODUZIONE RISERVATA