Yara, cellulari sotto la lente:
si studia l'intensità dei segnali

Fra le ipotesi investigative al vaglio di chi indaga sulla morte di Yara c'è anche quella che a commettere il delitto possa essere stata più di una persona o, quantomeno, che l'omicida abbia avuto il supporto e la complicità di qualcuno.

Fra le ipotesi investigative al vaglio di chi indaga sulla morte di Yara Gambirasio c'è anche quella che a commettere il delitto possa essere stata più di una persona o, quantomeno, che l'omicida abbia avuto il supporto e la complicità di qualcuno.

Ad autorizzare l'ipotesi dell'azione di almeno due persone ci sono, ad esempio, le ferite da taglio «non da difesa», come precisato nei giorni scorsi dagli inquirenti: forse Yara non era in grado di reagire perché, mentre l'assassino la seviziava, qualcuno la stava immobilizzando?

«Non ci sono elementi né per dire che l'aggressore sia una persona sola, o che ad agire siano state più persone. In astratto – aveva però ragionato il procuratore aggiunto Massimo Meroni durante la conferenza stampa della scorsa settimana – si può pensare che l'aggressione sia più facile se si ipotizza l'azione di più persone».

Ed è anche per questo che in questi giorni sarebbero in corso nuove analisi riguardanti i tabulati telefonici: attraverso complessi calcoli matematici sull'intensità dei segnali dei cellulari, gli inquirenti starebbero cercando di capire se, fra le utenze telefoniche che si sono spostate da Brembate Sopra verso Chignolo d'Isola nella fascia oraria del rapimento e dell'omicidio, ci siano anche spostamenti analoghi sospetti di coppie di telefonini, su cui svolgere poi ulteriori approfondimenti.

L'obiettivo è arrivare a individuare possibili utenze sospette e poi calcolare se i proprietari dei relativi telefonini non solo agganciassero le medesime stazioni di telefonia mobile e si trovassero, dunque, nelle stesse «celle», ma anche stabilire – attraverso il calcolo dell'intensità dei segnali – abbiano compiuto esattamente lo stesso percorso, forse perché si trovavano su una stessa auto. Al vaglio ci sono 4 mila utenze.

Gli investigatori restano comunque convinti che rapimento e delitto si siano consumati in un arco temporale di un'ora, un'ora e mezza al massimo. Dunque in una fascia temporale ristretta, su cui si concentra l'analisi. Certo è che se gli aguzzini hanno usato con le loro utenze telefoniche la stessa accortezza che hanno dimostrato nello spegnere e smontare il telefonino di Yara, è possibile che anche l'immane lavoro sui tabulati telefonici e sul tracciamento porti a un nulla di fatto.

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