La ricostruzione: dal ritrovamento a Pontiroloalla scoperta del sospettato di omicidio

Il primo settembre scorso, a Pontirolo Nuovo, nei campi fuori dal paese un agricoltore della zona che stava recandosi a lavorare ha trovato il corpo di un uomo ucciso. Dopo le prime indagini l’uomo è stato identificato attraverso le impronte digitali come un 29enne brasiliano, William Dos Santos, residente nel milanese. Sul corpo segni evidenti di percosse: il cranio era stato fratturato da un colpo violento inferto probabilmente da una spranga di ferro o da un bastone.Pochi giorni dopo il ritrovamento, i carabinieri di Bergamo hanno fermato un muratore di 23 anni, residente a Spirano, sospettato di essere l’omicida del viado. I carabinieri hanno ricostruito quello che potrebbe essere accaduto e, su mandato di perquisizione del pm, sono entrati nell’abitazione dell’indagato. Qui hanno trovato un’auto uguale a quella segnalata come l’ultima sulla quale era salita la vittima. Il giovane ha successivamente ammesso le proprie responsabilità, anche se ha affermato di non essersi reso conto di aver ucciso. Ad incastrare il muratore di Spirano è stato un telefono cellulare della vittima che il giovane avrebbe prelevato dalla borsetta del viado e tenuto per sé. Durante le indagini i militari sono riusciti a conoscere i due numeri di telefono cellulare in uso alla vittima: un controllo incrociato ha permesso di identificare il codice dei due telefonini del viado e quindi di verificare con quali altri numeri fossero stati eventualmente usati. Il risultato ha portato gli inquirenti al giovane, che secondo la ricostruzione avrebbe usato il telefono con una sua scheda telefonica per alcune ore, per poi cederlo al fratello, con un altro numero.(20/12/2006)

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