Sull'area del vecchio ospedale
scontro tra Regione e Comune

L'annuncio arriva per voce ufficiale di Infrastrutture lombarde: sull'area dei vecchi Ospedali Riuniti è stato trovato un accordo che permetterà «a settembre» di avviare la procedure per la seconda asta di vendita «con la ragionevole certezza non vada per forza deserta».

L'annuncio arriva a metà pomeriggio, e per voce ufficiale di Infrastrutture lombarde: sull'area dei vecchi Ospedali Riuniti è stato trovato un accordo che permetterà «a settembre» di avviare la procedure per la seconda asta di vendita «con la ragionevole certezza non vada per forza deserta».

L'Azienda ospedaliera ha rinunciato alla quadreria (Casa Rossa ndr) e quindi, all'interno del nuovo quadro economico, l'edificio di ingresso dell'area degli ex Riuniti è stato destinato all'Università. L'Azienda ospedaliera realizzerà gli spazi per la Fondazione in altra località ma sempre in città. L'Università occuperà i padiglioni sul fronte di largo Barozzi per circa 14 mila metri quadrati mentre le residenze per gli studenti, previste dal Piano di governo del territorio in 6 mila metri quadrati, verrebbero realizzate dal privato e convenzionate».

La strada verso la seconda asta sembra spianata, quindi. Sembra. Perché da Palazzo Frizzoni, prima per voce del sindaco Franco Tentorio e poi dell'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta i giochi sembrano ben lontani dalla chiusura. «Accordo raggiunto? Non ne sapevamo nulla. Siamo in piena trattativa, si sta lavorando su ipotesi. L'area inizialmente destinata all'Università sarà edificabile? Ma nessuno ha ancora chiarito al Comune quali e quanti saranno i servizi per la città e per il quartiere: se non troviamo migliorie in questo senso non c'è alcun accordo. Oltretutto su nuove soluzioni nell'accordo di programma deve pronunciarsi il Consiglio», sottolinea Tentorio.

Il sindaco Franco Tentorio e l'assessore all'Urbanistica, Andrea Pezzotta, evidenziano che «Stiamo lavorando da tempo intensamente, insieme ad Infrastrutture Lombarde, all'azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo e all'Università di Bergamo, per favorire la vendita dell'area. La condizione irrinunciabile posta dal Comune è che vengano assicurate le prestazioni pubbliche attese, al fine di garantire un'equa quantità di servizi a favore della collettività. Nell'ambito delle trattative sono state presentate delle proposte da Infrastrutture Lombarde ed altre sono state formulate dal Comune. Ad oggi non è stato raggiunto ancora nessun accordo. E' evidente, fra l'altro, che qualunque decisione al riguardo potrà essere assunta dagli organi deliberativi del Comune e segnatamente dal Consiglio Comunale. Continuiamo a lavorare nell'interesse della Città, auspicando che tutti i soggetti coinvolti, anziché avventurarsi in solitarie fughe in avanti, diano il loro contributo per trovare una soluzione condivisa».

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