Bergamo e la candidatura Unesco
Firmata l'intesa con le altre città

Firmato giovedì 20 ottobre a Palafrizzoni l'accordo tra Bergamo, Peschiera del Garda, Palmanova e Venezia che formalizza l'intesa del progetto per la candidatura Unesco di Bergamo e delle altre città fortificate dalla Repubblica veneta.

«È una candidatura forte». Gli esperti del Siti, l'istituto superiore sui sistemi territoriali emanazione del Politecnico di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo, non hanno dubbi: le fortificazioni della Serenissima hanno buone chance di entrare nel Patrimonio Unesco.

Un passo importante verso l'ambizioso traguardo è stato compiuto proprio giovedì 20 ottobre a Palafrizzoni, dove oltre ai consulenti dello stesso istituto (il direttore Giulio Mondini, il coordinatore della ricerca Marco Valle e la ricercatrice Elisabetta Chiodi), si sono ritrovati i rappresentanti delle quattro amministrazioni che portano avanti il progetto in Italia: Luciana Frosio Roncalli consigliere delegato per l'amministrazione di Bergamo che è anche capofila dell'iniziativa, l'assessore all'Urbanistica Valter Montresor per Peschiera del Garda, il sindaco Francesco Martines accompagnato dal suo vice Adriana Danielis per Palmanova e il dirigente comunale Giorgio De Vettor per Venezia.

Obiettivo: formalizzare l'intesa sul fronte italiano, in attesa che gli Stati affacciati tra l'Adriatico, lo Ionio e il Mediterraneo – Croazia, Montenegro, Grecia e Cipro – facciano altrettanto entro novembre sul versante straniero. «Questa firma – ha sottolineato Giovanni Capelluzzo responsabile dell'unità di progetto appositamente istituita da Palafrizzoni – è importante sia dal punto di vista sostanziale che formale. Non si tratta solo di un accordo politico ma definisce in maniera definitiva la compagine italiana, dando consistenza al progetto e consentendo al Ministero di interloquire con gli altri Stati forte della compattezza della nostra proposta».

Ora si tratta di andare avanti. Entro dicembre, al massimo gennaio verrà presentata a Parigi la domanda per accedere alla cosiddetta tentative list. Il 2012 sarà l'anno del dossier relativo alla candidatura ufficiale che dovrebbe essere formalizzata entro l'inizio del 2013. Da lì in poi comincerà la fase istruttoria. Il responso? Attorno a maggio-giugno del 2014.

Anche il nodo politico di Cipro non sembra suscitare grosse apprensioni: «Lo consideriamo più una chiave di volta – conclude Giulio Mondini – quella che andiamo a presentare dovrà essere una candidatura condivisa dal territorio e dai popoli. Un punto su cui l'Unesco, assieme ai criteri di interscambio ed eccezionalità dei monumenti, tiene molto e che proprio con Cipro potrebbe pesare ulteriormente».

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