San Pellegrino, funi d'acciaio
per bloccare il macigno in bilico

Il macigno pericolante alla Rocca di San Pellegrino sarà immobilizzato con funi di acciaio. I lavori, particolarmente delicati, finanziati da Regione e Comune, inizieranno lunedì e proseguiranno per circa tre settimane. Lavori considerati urgenti.

Il macigno pericolante alla Rocca di San Pellegrino sarà immobilizzato con funi di acciaio. I lavori, particolarmente delicati, finanziati da Regione e Comune, inizieranno lunedì e proseguiranno per circa tre settimane. Lavori considerati urgenti, anche dopo gli ultimi sopralluoghi effettuati questa settimana che hanno evidenziato il precario equilibrio del masso ciclopico.

Alto 12 metri, per un volume di circa 200 metri cubi, il masso si trova alcune centinaia di metri dagli edifici a valle ma, considerata anche la pendenza del versante, è molto probabile che, in caso di distacco, possa raggiungere case e strada provinciale.

Da una decina di giorni, quindi, case, capannoni artigianali e la chiesetta della località sono sgomberati mentre la Provincia ha chiuso al traffico il tratto di strada tra il ponte per Dossena e il confine con San Giovanni Bianco (restano, invece, aperti negozi e bar vicini).

Dopo i sopralluoghi il Comune ha affidato all'ingegner Alberto Frassoni e al geologo Marco Maggi l'incarico di studiare una messa in sicurezza del versante, peraltro già in passato teatro di smottamenti. Chiedendo, nel frattempo, alla Sede territoriale della Regione (ex Genio civile) un contributo per i lavori. Proprio la Regione ha considerato come di somma urgenza l'intervento, finanziando per 75 mila euro i lavori. Altri 28 mila euro saranno invece stanziati dal Comune.

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