Risolto il giallo dell'«uomo nero»
È Nolli, a un anno dalla morte

Il caso è stato risolto. Ma a metà. Se si è scoperta la natura delle sagome dell'«uomo nero», apparse tra martedì e mercoledì lungo la boulevard cittadina e affisse da via XX Settembre fino alla via Tasso, l'autore resta ancora ignoto.

Il caso è stato risolto. Anche se a metà. Se si è scoperta la natura delle sagome dell'«uomo nero», apparse nella notte tra martedì e mercoledì lungo la boulevard cittadina, affisse sui muri partendo da via XX Settembre fino alla via Tasso, l'autore resta ancora ignoto.

Si tratta invece di un modo del tutto anticonvenzionale per commemorare l'anniversario di un'importante figura nel panorama del cinema a Bergamo, Piercarlo Nolli, scomparso proprio lo scorso 26 gennaio, in seguito ad un tragico malore.

Da qui sarebbe nata l'idea di ricordarlo con un'istallazione legata a doppio filo con il mondo del cinema. La sagoma nera, che ricalca la silhouette e la tipica postura di Nolli, prenderebbe spunto dalla più nota sagoma del regista e produttore cinematografico Alfred Joseph Hitchcock.

Piercarlo Nolli, inventore di mille attività cinematografiche, gestì anche il cinema Alba (ora Blobhouse), il Nuovo di Largo Belotti (adattato anche a teatro dove sono passati artisti come Beppe Grillo) e recentemente le due sale del rinnovato San Marco.  Inoltre, Nolli è stato tra i fondatori di Bergamo Film Meeting e della cooperativa di distribuzione Lab 80 Film con i quali ha fatto conoscere in Italia Wenders, Wajda, Fassbinder e Ferreri.

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