Lo scempio di Valcanale
ha avuto il suo ultimatum

Escursionisti e amanti della natura segnatevi la data del 30 giugno. Lo scempio di Valcanale ha avuto il suo ultimatum. L'ha lanciato il 30 aprile il sindaco di Ardesio, Alberto Bigoni, con un'ordinanza nei confronti della società Valcanale Srl.

Escursionisti e amanti della natura segnatevi la data del 30 giugno. Lo scempio di Valcanale ha avuto il suo ultimatum. L'ha lanciato il 30 aprile il sindaco di Ardesio, Alberto Bigoni, con un'ordinanza nei confronti della società Valcanale Srl.

Cosa dovrà fare? Due cose e mezza, forse tre: anzitutto ripulire la zona «Pià Spis» da rifiuti di ogni genere e da tutto ciò che può costituire un pericolo per gli escursionisti o gli abitanti del posto. Entro due mesi.

Cosa si debba sistemare qui, è cosa nota, più volte denunciata: seggiovia e magazzini abbandonati oltre che pieni di rifiuti di ogni genere, idem per l'albergo Sempreneve (sempre non proprio: è chiuso dal 1997, come pure tutti gli impianti), poi lastre di eternit sparse nei paraggi e un cratere al posto del piazzale dell'hotel, oltre alla strada d'accesso mai collaudata. Tutto da sistemare.

Il secondo punto dell'ordinanza: la Valcanale Srl dovrà predisporre una relazione sul dissesto idrogeologico per accertare, in contraddittorio con un geologo designato dal Comune di Ardesio, le condizioni di rischio per tutta la zona.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 6 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA