Cassano: donna nell'Adda
Salvata in extremis alla centrale

«Era ormai congelata. Ancora pochi minuti e sarebbe morta». Queste le parole di Vittorio Gazzaniga, l'uomo che lunedì 21 maggio a Cassano ha tratto in salvo una donna, residente nella Bassa, finita nelle acque dell'Adda e trascinata dalla corrente.

«Era ormai congelata. Ancora pochi minuti e sarebbe morta». Queste le parole di Vittorio Gazzaniga, l'uomo che lunedì 21 maggio a Cassano ha tratto in salvo una donna, residente nella Bassa, finita nelle acque dell'Adda e poi trascinata dalla corrente contro le griglie della centrale idroelettrica Eneco: qui da Gazzaniga, che ricopre la carica di capocentrale, e da un suo collaboratore, Mario Rivoltella, la donna è stata trovata ormai senza forze e in ipotermia a causa della bassa temperatura dell'acqua.

Se i due uomini non fossero corsi subito in suo aiuto e non l'avessero tirata fuori dal fiume utilizzando una fune con attaccato in cima un salvagente, probabilmente non ce l'avrebbe fatta a sopravvivere. Sull'episodio stanno facendo chiarezza i carabinieri della compagnia di Cassano: da capire il motivo per cui la donna, a quanto risulta una venezuelana di 50 anni, sia finita nel fiume, in piena per le abbondanti piogge.

Tutto è accaduto intorno alle 14,40: a quell'ora Gazzaniga e Rivoltella si trovavano sul piano griglie della centrale idroelettrica a effettuare dei controlli: «Fortunatamente, a causa della piena del fiume, ci trovavamo per controlli in prossimità delle griglie - dice Gazzaniga -. Se fossimo arrivati dopo, temo che non avremmo fatto in tempo a salvarla».

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